Itinerari escursionistici “trekking”

 

in Italia e nel Mondo

 

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AMERICA DEL NORD: CANADA - GROENLANDIA - NEW YORK

AMERICA DEL SUD: ARGENTINA - BRASILE - CILE - URUGUAY


Come sono descritti gli itinerari escursionistici?

 

I percorsi sia di trekking, che di ciaspole, nonché quelli realizzati in sella alle nostre mountain bike, sono stati affrontati nelle date specificate all’inizio del racconto, quindi le condizioni del tracciato si riferiscono a quel determinato periodo. Si sa che i percorsi escursionistici, anche quelli più semplici, possono cambiare di stagione in stagione, quindi prima di intraprendere un’escursione bisogna sempre informarsi sullo stato del percorso, verificare le condizioni meteo ed essere equipaggiati in modo adeguato.

 

I tempi di percorrenza sono riferiti all’itinerario percorso in quel determinato periodo, l’allenamento è da considerarsi quello di un escursionista mediamente allenato. In certi casi i tempi si possono allungare, per esempio quelli percorsi in inverno con le ciaspole, o anche quelli estivi in caso di tempo avverso, o con magari, dopo forti temporali, con sentieri danneggiati dalle precipitazioni.

 

Le distanza e i dislivelli sono stati rilevati tramite GPS “Garmin Oregon 550t” e quindi sono quelli effettivamente effettuati.

 

Per le escursioni sono sempre state usate carte topografiche:

 

www.kompass-italia.it

www.istitutogeograficocentrale.it

www.tabaccoeditrice.it

 

in scala 1:25000.

 

Gli autori declinano ogni responsabilità per eventuali inesattezze e/o imprecisioni e quindi non si ritengono responsabili di eventuali danni a persone e/o cose.

SCALA DELLE DIFFICOLTA' TREKKING

 

Scala delle difficoltà per i trekking, tratta dal CAI (Club Alpino Italiano):

 

 

T = turistico: Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata (dislivello non superiore ai 500 metri; elementare equipaggiamento da gita, durata massima 3 ore).

 

E = escursionisti: Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l'uso di equipaggiamento specifico (imbracatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane (dislivello tra i 500 e i 1000 metri, possono durare anche 6/7 ore).

 

EE = escursionisti esperti: Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all'apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l'uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l'uso dei dispositivi di auto-assicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, cordini) (dislivello oltre i 1000 metri).

 

EEA = escursionisti esperti con attrezzatura: Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l'escursionista che l'itinerario richiede l'uso dei dispositivi di auto-assicurazione.
(Itinerari su vie ferrate o percorsi alpinistici attrezzati, dove la frequenza delle attrezzature, l’impegno fisico richiesto e la notevole esposizione rendono necessario l’uso di attrezzature per l’auto-assicurazione e l’eventuale assicurazione reciproca; il dislivello può essere anche inferiore a quello EE, ma è necessario essere attrezzati, in alcuni casi anche di ramponi e piccozza).