Valmalenco - Rifugio Mitta & Musella, all' Alpe Musella (m 2.021), da Campo Moro

30 dicembre 2014

 

Bellissima ciaspolata ai Rifugi Mitta & Musella all'Alpe Musella con vista sul Pizzo Scalino e sulle cime della Valmalenco


Rifugio Cesare Mitta e Rifugio Musella
Ciaspolata ai Rifugi Mitta & Musella all'Alpe Musella da Campo Moro
Ciaspolata ai Rifugi Mitta & Musella.pdf
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Rifugio Cesare Mitta e Rifugio Musella
Traccia per GPS Garmin ai Rifugi Mitta & Musella in Valmalenco, ai piedi del Pizzo Scalino
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Valmalenco: ciaspolata ai Rifugi Mitta & Musella all’ Alpe Musella


m 2.021, 30 dicembre 2014

 

La giornata non è bellissima, c’è nebbia e scende un po’ di nevischio, anziché andare a sciare decidiamo per una ciaspolata. Ci sono anche Eleonora e Fabio. Saliamo lungo tutta la “Valmalenco” ed imbocchiamo la strada in direzione Lanzada, Campo Franscia e quindi “Campo Moro”. L’ultimo tratto da “Campo Franscia” a “Campo Moro” è completamente innevata, ma con la nostra panda 4x4 con gomme da neve, non abbiamo problemi! Alle 10,00 parcheggiamo (GPS N=46°18’13,40” E=09°55’49,60” m 1.995 s.l.m.), nel piazzale davanti al “Rifugio Poschiavino” sotto il “Rifugio Zoia”. Indossate le ciaspole e lo zaino, scendiamo alla “diga di Campo Moro”, la attraversiamo tutta, con vista sul “Lago di Campo Moro” completamente ghiacciato. Continuiamo la discesa fino alla base della diga, qui parte il sentiero per il “Rifugio Carate” e per il “Rifugio Marinelli”; noi proseguiamo sulla strada carrereccia in piano fino alla sbarra, qui lasciamo la strada e imbocchiamo il sentiero sulla destra con indicazioni per l’ ”Alpe Musella”. Inizia quindi la salita che segue il sentiero estivo, immerso nel bosco. Incontriamo poca gente lungo il percorso, le indicazioni e il sentiero sono sempre ben visibili e dopo circa un’ ora siamo all’ “Alpe Musella”. Ci fermiamo nei pressi del “Rifugio Cesare Mitta” (GPS N=46°18’49,60” E=09°54’07,10” m 2.021 s.l.m.), per mangiare e bere un the caldo. Da qui si può proseguire verso il “Rifugio Carate” alla “Bocchetta delle Forbici”. Non fa caldo e appena terminato il pranzo rimettiamo le ciaspole e ripartiamo, alla volta dell’ “Alpe Zarri”. Ritorniamo sul sentiero percorso all’andata e dopo circa 10 minuti di cammino, troviamo la deviazione sulla sinistra per l’ “Alpe Zarri”. Seguiamo una debole traccia nella neve e dopo 15 minuti siamo all’ “Alpe Zarri” (GPS N=46°18’50,90” E=09°54’23,90” m 2.090 s.l.m.), esattamente sopra l’ “Alpe Musella”, che vediamo sotto di noi. Alle 15,00 iniziamo la discesa, seguendo la traccia percorsa in salita, sempre attraverso il bosco, ammirando le cascate di ghiaccio, arriviamo al termine del sentiero e seguendo la strada arriviamo alla base della diga. Risaliamo fino al muro della diga e dopo averlo attraversato siamo nuovamente al parcheggio. Questa è una escursione molto semplice che si può percorrere sempre non essendoci alcun pericolo, sia in inverno con le ciaspole che in estate e adatta anche ai bambini.

 

 

 

 

I dati sotto riportati, comprendono l’andata e il ritorno, quindi il dislivello tiene conto anche degli incrementi in salita su entrambi i tratti.

 

 

 

Informazioni generali per l’escursione:

 

Km percorsi: 9,6

Dislivello totale in salita: m 430

Quota partenza: Campo Moro m 1.995

Quota massima raggiunta: Alpe Zarri m. 2.090

Tempo impiegato con le soste: 4h 40’

Tempo di cammino effettivo: 3h 05’

Difficoltà: WT1

 

 

 

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