Olanda in fiore e festa del Koningsdag (la festa del Re), in camper

(Delf, Kinderdijk, Amsterdam (nel giorno della festa del Re),  Lisse (con il Parco di Keukenhof in fiore coperto di tulipani), Volendam & Marken, Giethoorn e per finire Rothenburg ob der Tauber & Klingenberg in Germania)

 

21 aprile - 1° maggio 2018

 

con Io viaggio in Camper 

  

Fioritura di tulipani al Parco di Keukenhof
Fioritura di tulipani al Parco di Keukenhof

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Olanda in fiore e la festa del Rè
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        OLANDA IN FIORE

        

DAL 21 APRILE AL 1°MAGGIO 2018

 

Ogni paese a modo suo ha delle peculiarità, ogni stato è unico per qualche motivo.

E l’Olanda? Be….. è uno dei  paesi che può sollecitare tutti  5 i nostri sensi e vi spiego perché.

Partiamo dalla “vista”. Questo periodo sarà un tripudio di colori per i nostri occhi, in quanto avremo la fortuna di visitare campi e giardini fioriti,  potremmo definire il parco come un “Arcobaleno di Tulipani” e poi ancora un altro colore che ritroveremo spesso in giro per vie e canali sarà l’arancione.. che ha reso famosa l’Olanda in tutto il mondo grazie allo sport e che però allo stesso tempo ha un significato austero, deriva infatti dalla famiglia reale:. gli Orange-Nassau appunto.

Stuzzicheremo poi “l’olfatto”, tra profumi di fiori e di prelibatezze gastronomiche come le varietà di formaggi locali. Mattoncini colorati di giallo intenso  dal sapore simile alla nostra fontina dai nomi bizzarri come Gouda ed Edam e qui ci colleghiamo all’altro senso: il “gusto”!

Assaggeremo oltre ai formaggi di cui vi parlavo sopra anche altri piatti della Nederlandse keuken, un melting pot di cucine svariate con influenze da paesi come l’Indonesia ed il Suriname. Sapori decisi ed appetitosi che ritroveremo nella Erwtensoep (zuppa di  piselli con prosciutto e salsiccia)…

Il rumore delle pale dei mulini a vento (simbolo di questo paese) nelle vallate sferzate dal vento permetteranno al nostro “udito” ( e non solo....) di abbandonare il chiasso di città a cui siamo abituati e di provare una sensazione di relax e tranquillità.

E poi l’ultimo dei sensi.. il “tatto” , lo utilizzeremo in vari modi.. toccando ed apprezzando l’artigianato locale di legno o ceramica, a proposito, i famosissimi zoccoli olandesi dalla forma unica ed inconfondibile saranno un ricordo ideale da portare a casa.

Insomma l’Olanda è un paese che ha tutto, è un misto di culture diverse tra loro che hanno dato un’impronta speciale ed unica al mondo.

L’Olanda è paese, diciamo cosi, di larghe vedute, con la sua Amsterdam elegante con i suoi canali ed i suoi palazzi ed allo stesso tempo è anche l’Amsterdam delle “signorine in vetrina” e dei coffe-shop.

L’Olanda è il paese di Rembrandt e di Vincent Van Gogh.. è il paese di Anna Frank e di Cruyff, è il paese dei tulipani e dei mulini a vento, è il paese del Gouda e degli zoccoli, è il paese del tribunale penale internazionale dell’Aja ma anche il paese dove è concesso l’uso della Marijuana.

Riassumendo, l’Olanda è paese dalle mille sfaccettature che proveremo a scoprire durante il nostro tour.

Partiamo…. il viaggio ha inizio!!                                

                                                                                                                               Luca & Rita

1° GIORNO: SABATO 21 APRILE 2018

 

MILANO – VIPITENO (AREA CAMPER SADOBRE) – KM PERCORSI 366

 

Parte dall’area camper Sadobre il nostro viaggio verso i Paesi Bassi.

Incontriamo tutti gli equipaggi in serata, e dopo un breve incontro per conoscerci tutti si va a dormire.

 

Le coordinate sono le seguenti:

 

Sadobre - Campo di Trens - 39049 Vipiteno (BZ) (Italia)

 

Coordinate GPS: N=46°52'50,00" – E =11°26'20,00" – m 950 s.l.m.                                

 

NB.: L’AREA CAMPER AUTOCAMP SADOBRE SI TROVA NELLA LOCALITA’ CAMPO DI TRENS, PER ACCEDERVI SI RIMANE COMUNQUE NELL’AUTOSTRADA A22 MA IMBOCCANDO L’USCITA PER L’AREA DI SERVIZIO DI FRONTE AL RISTORANTE TOPSTOP ED ALLA EX DOGANA

 

2° GIORNO:  DOMENICA 22 APRILE 2018

 

VIPITENO – ROTHEMBURG OB DER TAUBER (GERMANIA) – KM PERCORSI 479

 

Area camper (coordiante): N=49°22'15,60" – E=10°11'00,10" – m 420 s.l.m.

 

Alle ore 7.30 partenza in direzione della Germania.  La prima tappa è sempre la più impegnativa ma è anche quella che permette di iniziare ad intravedere la meta.

Attraversiamo l’Austria ed arriviamo in Germania, precisamente a Rothemburg ob der Tauber. 

Arriviamo all’area camper dove pernottiamo.

Il costo del pernottamento è di euro 10 per  camper per notte + eventualmente 1 euro per la corrente + 1 euro per l’approvvigionamento di acqua.

Qui dormiamo in zona tranquilla ed in posizione strategica, in quanto molto vicino al centro. Una volta sistemati i camper andiamo tutti insieme a passeggiare  in centro per visitare una delle cittadine più belle della Baviera, posta sulla “Romantische Strasse”, e ci fermiamo per la cena in un locale tipico nella Markplatz: il Ristorante "Rats Stube" sulla piazza di fronte al municipio (OTTIMO) www.ratsstuberothenburg.de .

Piazza del mercato: qui troviamo il municipio con la torre, inoltre la sala festiva dei consiglieri con il cariglione del “Meistertrunk”(“sorso del maestro”). A piano terra all’esterno del municipio c’erano le botteghe. L’amministrazione comunale era situata all’interno del municipio. Era il luogo dei grandi ricevimenti di persone importanti dal 1274 al 1802 circa 30 imperatori hanno visitato la città.

Il portone “Das Galgentor”: da questo portone ci sono stati trasportati i condannati alla loro esecuzione. Il portone si trovava due chilometri a distanza dalla cittá. Il trasporto dei condannati era eseguito sempre in occasione di festeggiamenti.

Il “Plönlein”: La torre “Siebersturm”. Dalla sua destra si scende al portone di Kobolzell in direzione della città di Taubertal. Si consiglia di recarsi fino al portone perché si trova un incantevole panorama su Rothenburg. La riva è invitante a fare una passeggiata tranquilla. Il “Plönlein” è di certo il motivo più conosciuto di Rothenburg e invita centinaia di turisti a fare una foto. Il nome “Plönlein” viene dal latino “planum” e significa pianura.

Le mura della città: Le mura della città sono state ampliate tre volte. All’inizio si usavano le pietre del vecchio castello distrutto dal terremoto nel 1356. C’erano anche alcuni scavi di pietre vicino alla città. La pietra preferita era conchilifero, ma usavano anche pietre arenarie per la costruzione del muro.

 

3°GIORNO: LUNEDÌ 23 APRILE 2018

 

ROTHEMBURG OB DER TAUBER ALBLASSERDAM – KM PERCORSI 615

 

Campeggio: Camper Park Kinderdijk – Marineweg, 3/A – Alblasserdam

 

Coordinate GPS: N=51°51'35,00" – E=04°39'29,80"– m 0 s.l.m. www.camperpark-kinderdijk.com

 

Alle ore 7.30 partenza in direzione dell’Olanda. Dopo aver percorso gran parte del tragitto in Germania entriamo in Olanda! Arriviamo così, nel tardo pomeriggio, al campeggio di Alblasserdam.

 

4°GIORNO: MARTEDÌ 24 APRILE 2018

 

DELFT   

 

Di buon mattino, ci trasferiamo a Delft con il nostro bus privato, qui incontriamo la guida parlante Italiano, ed iniziamo la visita della città a piedi, dove abbiamo modo di scoprire gli angoli più caratteristici. Rientriamo al campeggio e nel pomeriggio raggiungiamo, con il bus pubblico, che ha la fermata appena fuori dal campeggio, Kinderdijk per la  visita libera alla valle dei mulini.     

 

SCOPRIAMO INSIEME LE MERAVIGLIE E LA STORIA DI DELFT  www.delft.com

 

Origini: Anche se nella zona si sono trovati reperti romani, sicuramente Delft non era una città da loro fondata. In quest'area, un altopiano all'epoca solcato dal fiume Gantel e detta Keerkwal, sorgeva dall'XI secolo un Vroonhof comitale, sorta di fattoria signorile. Goffredo il Gobbo viene considerato il costruttore di questa tenuta e fornitore dei diritti di mercato ed è quindi visto come il fondatore di Delft. Goffredo il Gobbo, infatti, per quattro anni dal 1071 al 1075, ottenne un governatorato sulla Contea d'Olanda in vece del vescovo di Utrecht Guglielmo I, come ricompensa d'aver sconfitto Roberto il Frisone a Leida.

 

Sviluppo e ascesa: L'insediamento crebbe assai rapidamente. Agli inizi del XII secolo si scavò il primo canale: il Delf; che poi successivamente sarà denominato "Oude-Delft" (Vecchio Delft), e che incrociava il fiume Gantel che venne in parte interrato. Il nome sembra derivare dalla parola inglese Delved (passato di "to delve" scavare). Il 15 aprile 1246 il conte Guglielmo II d'Olanda concesse a Delft i Diritti civici e da quel momento la sua ascesa economica fiorì inesorabilmente grazie al commercio legato alle industrie della birra e dei tessuti, testimonianza ne sono le vaste dimensioni del Markt, la piazza del Mercato. Inoltre nel 1389 si scavò il Delfshavense Schie Kanaal che collegava Delft alla Mosa, e quindi al mare, e con la fondazione del porto di Delfshaven (oggi un quartiere di Rotterdam). Questo evento incrementò notevolmente il fervore mercantile e lo sviluppo della città, tanto che nel 1400 la città contava 6.500 abitanti ed era la terza per dimensioni del Paese, dopo Dordrecht (8000) e Haarlem (7000).

 

Glorie indipendentiste: Il 3 maggio 1536 un fulmine colpì la guglia della torre della Chiesa Nuova. Si sviluppò un incendio di tale gravità che metà della città andò in fiamme. Nel 1566 e nel 1572 la città subì la furia dell'iconoclastia che distrusse tutti gli altari, decorazioni e mobili cattolici delle chiese cittadine, e intonacarono le pareti in calce bianca. Nel 1572, Guglielmo il Taciturno fissò la propria residenza a Delft, nel Convento di Sant'Agata, che da allora sarà denominato Prinsenhof (Corte dei Principi). Egli fu il capo degli olandesi durante la Guerra d'Indipendenza dei Paesi Bassi dagli Spagnoli, nota anche come Guerra degli ottant'anni (1568-1648) che portò al formale riconoscimento dell'indipendenza della Repubblica delle Province Unite, tanto da essere soprannominato il «padre della patria» (vader des vaderlands). Con l'Atto di abiura proclamato nel 1581 Delft diviene de facto la capitale dei nuovi Paesi Bassi indipendenti, in quanto sede dei Principi d'Orange. Tuttavia, Guglielmo il Taciturno fu assassinato il 10 luglio del 1584 nella sua residenza di Delft da Balthasar Gérard. La maggior parte degli antenati di Guglielmo I sono inumati nella Chiesa Grande di Breda, feudo storico del Casato di Nassau. Tuttavia quando Guglielmo il Taciturno venne assassinato, Breda era nelle mani degli Spagnoli, così venne sepolto nella Nieuwe Kerk, il principale edificio di culto cittadino. Dopo Guglielmo I, tutti i membri della Casa d'Orange e della Casa d'Orange-Nassau si fanno seppellire a Delft.

 

Il Secolo d'oro: Dalla fine '500 la città ha visto diversi ceramisti stabilirsi in città e che introdussero un nuovo stile. L'industria degli arazzi fiorì con François Spierincx, un mercante di arazzi di Anversa trasferitosi a Delft fra il 1580 e il 1600. Vi fondò una famosa fabbrica di arazzi i cui prodotti erano particolarmente apprezzati per la bellezza dei loro colori. Dal 1602 fu sede di una delle sei 'Camere' (in olandese Kamers), della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (Vereenigde Oostindische Compagnie o VOC). Con la VOC la città visse un nuovo periodo di massimo splendore, divenendo uno dei massimi centri delle Province Unite insieme alle altre antiche città portuali di Amsterdam, Rotterdam, Enkhuizen e Hoorn per la provincia di Olanda; e di Middelburg in Zelanda.

 

L'esplosione di Delft: Il fatto avvenne il 12 ottobre 1654 quando un magazzino di polvere da sparo esplose distruggendo gran parte della città e causando ingenti danni alle chiese cittadine che persero gran parte delle vetrate. Morirono oltre un centinaio di persone e migliaia furono ferite. Le circa 40 tonnellate di polvere pirica che diedero luogo all'esplosione erano conservate in un magazzino ospitato nel soppresso Convento delle Clarisse, nei pressi del Paardenmarkt (piazza del Mercato dei Cavalli), nel settore della città chiamato Doelenkwartier. Cornelis Soetens, il gestore, aprì il negozio per cercare un campione di polvere e ne seguì una violenta esplosione. Per fortuna, molti cittadini erano fuori città per visitare un mercato a Schiedam o una fiera a l'Aia. Tra le vittime, vi fu il pittore Carel Fabritius, morto in seguito alle ferite riportate. Egbert van der Poel dipinse molte vedute della città dopo l'esplosione, documentandone la devastazione. Grazie a una colletta dei cittadini dei comuni limitrofi si iniziò ben presto la ricostruzione della città. Dal 1672 Delft decadde, eclissata dalle due vicine città di L'Aia (il centro amministrativo) e Rotterdam (il porto). Nel XIX secolo una sola fabbrica di ceramiche era ancora in produzione, The Royal Delft, sopravvissuta nel tempo solo grazie a una parallela produzione di mattoni.

Storia contemporanea: Con l'abbattimento delle mura nel XIX secolo e con l'arrivo del treno nel 1847 si ebbe un nuovo sviluppo industriale della città. Nel 1842 fu fondata la Koninklijke Academie (Accademia Reale), ora circa 40 Università di tecnologia di Delft; e nel 1869 l'ingegnere ivi laureato Jacques van Marken apre la fabbrica farmaceutica "Gist- en Spiritusfabriek" poi passata alla DSM. In seguito si aprirono le industrie "Calvé" (ora inglobate nella Unilever) e "Delft Instruments". Dal 1 ° gennaio 1921 furono inglobati nella città due comuni limitrofi, Vrijenban e Hof van Delft , e il territorio di Delft ne risultò ampliato di molto.

 

KINDERDIJK www.kinderdijk.com

 

Mulini di Kinderdijk – Olanda: storia e informazioni per visitarli

 

Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi all’Olanda? I mulini a vento, esatto! Sono diventati nel tempo il simbolo della nazione. Visitando da nord a sud i Paesi Bassi ti accorgerai di loro pur non volendo. Se c’è un luogo dove poterli ammirare da vicino, apprendere la loro storia, comprendere l’importanza che hanno avuto per gli olandesi e godere, in più, di una bella passeggiata all’aria aperta, quella è la piana di Kinderdijk. In questo articolo voglio parlarti dei mulini di Kinderdijk situati nei dintorni di Rotterdam. Un luogo favoloso per grandi e piccini, la destinazione perfetta per un’esperienza di viaggio indimenticabile.

Cosa c’è di meglio di una bella passeggiata nella natura? Forse sarà questo il segreto che ha reso, negli ultimi anni, il Parco dei mulini di Kinderijk una delle mete culturali più visitate in Olanda. Passeggiare per almeno 30 minuti, è un vero toccasana per la salute e se a questo aggiungi la possibilità di saperne di più sulla storia del paese che stai visitando, raggiungi il massimo della soddisfazione.

L’esperta di turismo culturale olandese, Kristen de Joseph, nel suo articolo “Day Trip a Kinderdijk” spiega come visitare questo eccellente sito storico. Siccome alcune informazioni riportate da Kristen non sono aggiornate, ho preso spunto dalle sue parole per fornirti consigli più aggiornati e utili per pianificare la tua visita ai mulini.

La rete dei mulini a vento di Kinderdijk è poco distante da Rotterdam, nella campagna dell’Alblasserwaard, alla confluenza dei fiumi Lek e Noord.

Il sito è diventato patrimonio dell’UNESCO nel 1997, perché considerato prova dell’ingegno umano nella bonifica e nella protezione del territorio. Da allora è stato sempre più frequentato dai turisti, assetati di conoscenza e amanti delle passeggiate campestri.

Nel 2014 i mulini di Kinderdijk hanno vinto il premio Tripadvisor Travelers Choice e ancora oggi contano ben 593 recensioni positive.

Negli ultimi anni Kinderdijk è diventata anche la base di partenza per ciclisti ed escursionisti che vogliono esplorare il paesaggio incontaminato del polder Alblasserwaard e del territorio denominato Groene Hart (cuore verde), dove gli abitanti si sono distinti per l’impegno ecologico e la salvaguardia dell’ambiente.

 

Storia dei mulini a vento di Kinderdijk

 

Le terre dove oggi sorge Kinderdijk, nel Tardo Medioevo, erano soggette a frequenti inondazioni. Quella del 1421, la Saint Elizabeth Flood (Diluvio di Santa Elisabetta), diede origine alla leggenda “del gatto e della culla”.

In olandese la parola Kinderdijk significa “diga del bambino”. Durante la terribile alluvione di Santa Elisabetta cadde nelle acque della diga una culla in legno, difesa da un gatto, che coraggiosamente cercava di tenerla a galla. Quando finalmente la tempesta cessò, la culla giunse a riva. Poco distante vi era un villaggio di contadini, che uditi i gemiti corsero a salvare i due malcapitati. Il bambino crebbe forte e bello con accanto, sempre, il suo prode amico a quattro zampe. Così la diga prese il nome di Kinder-dijk.

Ovviamente accanto alle leggende ci sono sempre i documenti storici, meno romantici ma fondamentali per cogliere l’identità di un territorio. La storia ci insegna che il paesaggio olandese, privo di rilievi, ha dovuto lottare continuamente contro le maree e l’innalzamento del livello dei fiumi. Per limitare il problema fu progettato un sistema di canali e dighe che col tempo  formarono i cosiddetti polders, terre strappate al mare e alle paludi costiere e rese abitabili e coltivabili. Kinderdijk si trova presso il polder Alblasserwaard.

Dopo il Mille furono costruite le prime dighe per regolare la portata delle acque e prosciugare le terre. Dal XIII secolo intorno a Kinderdik le acque furono convogliate nel fiume Lek e si formò una piana torbida, la più bassa dell’Alblasserwaard.

Successivamente, nel 1738, per mantenere più costante il livello dei fiumi, fu migliorato il sistema di chiuse e l’acqua venne convogliata in parte nei boezems, ovvero bacini di stoccaggio dotati di pompe che immagazzinavano le acque dei canali. A causa di problemi di drenaggio del polder Alblasserwaard le barriere dei boezems furono aumentate d’altezza e per azionare le pompe furono costruiti 19 mulini a vento, tra i più alti d’Olanda.

Nell’800 i mulini, pur continuando a funzionare, furono affiancati da due stazioni di pompaggio a vapore, la Overwaard e la JU Smit. Nel 1924 la  Overwaard fu convertita a elettricità e la JU Smit fu smantellata, mentre nel 1953 fu costruita una seconda stazione di pompaggio elettrica, la Wisboom.

Nel 1995 la stazione di pompaggio Overwaard continuò ad essere utilizzata, mentre la stazione Wisboom fu messa fuori servizio e conservata come monumento.

Oggi, oltre a rappresentare un importante reperto di archeologia industriale, la stazione Wisboom ospita il Centro Visitatori del Parco dei mulini di Kinderdijk.

 

Orari di apertura del Parco: La biglietteria del parco non è aperta tutto l’anno. Il mese di gennaio e i primi tredici giorni di febbraio tutte le infrastrutture del Parco sono chiuse per lavori di manutenzione, mentre i giorni 25 e 31 dicembre sono chiuse per le feste di Natale.

 

Gli orari di apertura della biglietteria sono: Dal 14 marzo al 1 novembre aperta dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:30;

 

Costi: Se hai intenzione di passeggiare lungo l’argine della diga, a piedi o con la tua bicicletta, sappi che l’ingresso è gratuito. Se invece hai voglia di esplorare i mulini all’interno ed entrare nelle aree museali dovrai pagare un biglietto d’ingresso.

Il prezzo del biglietto è di 7,50 euro per gli adulti. Se viaggi con bambini sotto i 6 anni potranno entrare gratuitamente ovunque, mentre dai 6 ai 12 anni avranno uno sconto di 2 euro rispetto agli adulti (quindi il prezzo del loro biglietto sarà di 5,50 euro).

Il ricavato dei biglietti è utilizzato dallo staff del Parco per pagare i costi di manutenzione. Contribuirai quindi alla conservazione dei mulini.

 

Attività

Visitors Centre Wisboom Pumping Station – il Centro Visitatori si trova all’interno della ex Stazione di Pompaggio Wisboom. Oltre alla biglietteria, alla caffetteria e al book-shop, se hai tempo non lasciarti sfuggire la piccola mostra dedicata alla storia della Stazione. Con una visita alla sala macchine e alle pompe dismesse.

Puoi apprendere la storia di Kinderdijk sui sei schermi che trasmettono il mini-documentario sottotitolato in quattro lingue. Il Centro Visitatori ospita anche una stazione digitale (VVV i-point) dove trovi tutte le informazioni turistiche che ti servono per esplorare la zona.

A piedi – Puoi seguire la strada principale o addentrarti in sentieri fuori percorso, per una giornata all’insegna dell’avventura. Kinderdijk può diventare la base ideale per esplorare il polder Alblasserwaard. Il percorso da seguire è segnalato nel Parco. Si tratta di una bella passeggiata di circa 12 chilometri lungo sentieri naturali. Ciò che rende questo percorso a piedi speciale sono le perfette condizioni degli antichi mulini a vento e la natura incontaminata “che tutto circonda”.

 

Museo Windmill Nederwaard

Nel 1738 furono terminati i primi 8 mulini in mattoni e ardesia. A destra, dando le spalle al Centro Visitatori, i mulini a vento sono detti Nederwaard, mentre quelli di sinistra Overwaard.

Il mulino Nederwaard, che ospita il museo, è ancora perfettamente funzionante. Se capiti in una giornata ventilata potrai vedere in azione le sue grandi pale, che arrivano a radere il manto erboso sottostante.

L’edificio fu musealizzato dopo essere stato abbandonato dall’ultimo abitante nel 1950. Con filmati e riproduzioni realistiche apprenderai come si viveva all’interno di un mulino, in una vera e propria casa-bottega. La visita si chiude al piano superiore con la meravigliosa vista panoramica sul paesaggio circostante.

Quando c’è forte mal tempo il mulino rimane chiuso per motivi di sicurezza. Sul sito ufficiale del Parco di Kinderdijk trovi i recapiti telefonici del museo, per accertarti personalmente che sia aperto il giorno della tua visita.

In Olanda il cielo è quasi sempre nuvoloso e le precipitazioni sono frequenti, ti consiglio, quando visiti Kinderdijk, di non dimenticare la giacca impermeabile, potresti trovarti all’improvviso sotto un forte acquazzone.

Museo Windmill Blokweer – a sinistra, di fronte al Museum Windmill Nederwaard, si trova un museo pensato per i bambini, per insegnare loro come funzionavano i mulini e quanto erano importanti per la piana dell’Alblasserdam.

Ad accogliere i piccoli ci sarà un mugnaio con tanto di zoccoli olandesi. Un’esperienza molto educativa se vuoi che il tuo bambino conosca meglio il paesaggio che lo circonda e l’ambiente che sta esplorando.

Un ottimo esempio di museo didattico per educare i più piccoli alla salvaguardia del territorio.

In battello – Due diverse imbarcazioni turistiche navigano il canale Overwaard. Visitando il Parco con il battello puoi osservare dettagli dei mulini che, passeggiando, non riusciresti a vedere. Inoltre avrai la possibilità di scoprire la flora acquatica che colora il canale, creando giochi cromatici sensazionali.

Per acquistare il biglietto per il battello devi recarti presso le biglietterie del Visitors Center. Il costo è di 5,00 euro per gli adulti e 3,00 euro per i bambini.

Il giro sui battelli ha una durata di circa 30 minuti.

Puoi scegliere tra:

  • il Canal Hopper Prins Friso, che conduce a quattro punti di osservazione, con la possibilità di salire e scendere ad ogni sosta come se fossi in crociera. Ha una terrazza a cielo aperto e la possibilità di accesso per i disabili.
  • il Canal Cruiser, che salpa e attracca nell’area del parcheggio del Parco, ma non ha l’accesso per i disabili.

Laboratori didattici – Tra i mulini di Kinderdijk vengono organizzati molti eventi didattici per grandi e piccini, sul sito web ufficiale puoi controllare se il giorno della tua visita sono in programma laboratori archeologici ai quali puoi partecipare per arricchire il tuo bagaglio di conoscenze.

 

5°GIORNO: MERCOLEDÌ 25 APRILE 2018

 

ALBLASSERDAM – KEUKENHOF  – AMSTERDAM – KM PERCORSI 135

 

Parcheggio Keukenhof (coordinate): N=52°15'55,00" – E=04°32'53,90" – m 0 s.l.m.

https://keukenhof.nl/nl/

 

Campeggio: Gaasper Camping – Loossdrechtdreef, 7 – Amsterdam

 

Coordinate GPS: N=52°18'47,00" – E=04°59'26,90"– m 0 s.l.m.

www.gaaspercamping.nl

 

ORE 08.00 partiamo in direzione di AMSTERDAM. Nel trasferimento verso una delle città più affascinanti dell’Europa ci fermiamo per la visita ai giardini di Keukenhof un vero spettacolo per gli occhi, un immenso parco dove milioni di fiori si estendono a perdita d’occhio. Arrivati ad Amsterdam ci sistemiamo in campeggio.

 

KEUKENHOF

 

Se vieni in Olanda in primavera puoi visitare il Keukenhof e ammirare la meravigliosa fioritura dei tulipani olandesi e degli altri fiori che rendono famosa l'Olanda. Il Keukenhof, che sorge non lontano da Amsterdam, è il parco di fiori più noto e più grande del mondo.

  • Visita il parco primaverile più bello del mondo.
  • Contempla oltre 7 milioni di fiori al massimo dello splendore nel Keukenhof.

I tulipani olandesi con 7 milioni di fiori a bulbo, sono famosi in tutto il mondo. Se vuoi vedere i campi di tulipani in fiore devi venire in Olanda tra aprile e maggio. Nello stesso periodo apre le sue porte il Keukenhof, il parco da fiori più grande al mondo.

Il Keukenhof è un parco che racchiude oltre 7 milioni di fiori da bulbo, piantati ogni anno. I giardini e le quattro serre offrono una fantastica collezione di tulipani, giacinti, narcisi, orchidee, rose, garofani, iris, gigli e molti altri fiori. Sarai assolutamente sopraffatto dallo spettacolo di colori e profumi.

 

6°GIORNO: GIOVEDÌ 26 APRILE 2018

 

AMSTERDAM  

 

Oggi abbiamo a disposizione il bus e la guida parlante italiano che ci condurrà nella visita della città. Oltre agli angoli più caratteristici visitiamo il Rijksmuseum. Nel tardo pomeriggio facciamo una bellissima gita in barca sui canali ammirando le facciate dei palazzi dell’epoca d’oro.

Piazza Dam, la piazza centrale di Amsterdam, è circondata da edifici storici tra cui il Palazzo Reale e la Nieuwe Kerk. La sera è animata da artisti di strada. Piazza Dam si trova a cinque minuti a piedi dalla Stazione Centrale di Amsterdam, la si raggiunge percorrendo il canale Damrak; questa piazza rappresenta uno dei centri turistici più frequentati della città, sia di giorno che di notte. La piazza unisce le vie principali Damrak e Rokin che seguono quello che era il percorso originale del fiume Amstel, e oggi è un crocevia praticamente imprescindibile per chi si reca ad Amsterdam in visita. Attualmente la piazza si è ampliata oltre lo spazio originale; essa oggi è formata da Middeldam, l’area di origine, e Plaetse, una piazza adiacente a ovest.

 

La storia e le origini:

La piazza è nata nel 13° secolo, quando venne costruita una diga intorno all’Amstel per favorire gli insediamenti lungo il fiume, data l’espansione progressiva del porto olandese. Il nome Dam, che in olandese significa appunto diga, riprende la funzione originale che questo spazio di terra, sottratto alle acque, avrebbe dovuto avere. La piazza doveva rappresentare il nucleo della città intorno al quale si sarebbero sviluppati nuovi insediamenti. Piazza Dam doveva essere il centro delle attività commerciali portuali; essa ospitava infatti un grande mercato del pesce ed era il luogo di carico e scarico delle merci. L’area divenne un centro non solo delle attività commerciali, ma anche del potere politico, quando il municipio della città fu eretto proprio qui. Durante il 19° secolo poi, il Damrak, ovvero l’ex foce del fiume Amstel, è stato parzialmente riempito cosicché la Piazza è stata circondata da terreno su tutti i lati.

 

La liberazione dopo la Guerra:

Piazza Dam è una piazza molto cara al popolo olandese; fu qui infatti che la popolazione si riversò in festa di fronte alla liberazione delle truppe canadesi nel 1945. Nello specifico, la giornata del 7 maggio 1945 è ricordata però anche per un episodio di sangue: il popolo in festa fu infatti colto di sorpresa da degli spari, partiti da un balcone del Grote Club, che si affacciava appunto sulla piazza. Dei soldati tedeschi, probabilmente ubriachi e ostili ai festeggiamenti, iniziarono a sparare sulla folla, uccidendo più di 20 persone e ferendone altre 100.

 

Cosa vedere in Piazza Dam: Il Palazzo Reale:

Di tutte le attrazioni di Piazza Dam, il Palazzo Reale (Koninklijk Palace) è senza ombra di dubbio quello di maggior interesse. Il palazzo neoclassico servì fino al 1655 come municipio della città per poi essere convertito in residenza reale nel 1808. Anche se non è più la casa della famiglia reale olandese, questo Gran Palazzo è ancora usato per ricevimenti ufficiali.

 

Monumenti:

Altre attrazioni principali di Piazza Dam sono senz’altro il Museo delle Cere Madame Tussauds, la Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk), spesso utilizzata per importanti mostre d’arte e il Beurs van Berlage, un vecchio palazzo della Borsa ora adibito a sala da concerto e a spazio espositivo. Sulla piazza si trova anche il Monumento Nazionale, un pilastro in pietra opera di J.J.P. Oud, in memoria dei soldati olandesi morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli amanti dello shopping non devono perdersi una visita al Bijenkorf, un grande magazzino di lusso che occupa i 5 piani di un elegante edificio del 1870. Un’altra icona di Piazza Dam è il Grand Hotel Krasnapolsky, oggi acquisito dalla catena alberghiera NH. E’ un hotel di lusso tra i più conosciuti in città grazie al suo ottimo ristorante, la qualità dei servizi e naturalmente la posizione centralissima ad Amsterdam. L’hotel è stato aperto oltre 100 anni fa, e fin da subito è divenuto sinonimo di lusso, comodità e tranquillità.

 

Occasioni per il tempo libero:

Oggi la piazza è popolata di caffè, di ristoranti e di negozi. La popolarità del posto è alta e la piazza è spesso animata da eventi e iniziative di ogni genere. Gli artisti di strada non mancano, durante le festività natalizie qui viene allestito un grande mercato ed è il centro anche dei festeggiamenti per Carnevale, delle ricorrenze nazionali e di quelle legate alla Monarchia dei Paesi Bassi. Piazza Dam è molto frequentata sia dai turisti che dalla gente del posto e non è insolito assistere a creative esibizioni di artisti di strada. Durante l’estate, a Capodanno e per Pasqua la Piazza ospita una fiera e una grande ruota panoramica - http://www.amsterdam.net/it/piazza-dam/

Il Rijksmuseum Amsterdam (Museo Statale di Amsterdam), spesso chiamato semplicemente Rijksmuseum, è un museo che si trova in Stadhouderskade, 42 ad Amsterdam nei Paesi Bassi.

Il museo possiede la più grande collezione di opere d'arte del periodo d'oro dell'arte fiamminga (1584-1702) e una considerevole collezione di arte asiatica.

Il museo fu fondato nel 1800 a L'Aia, per esporre le collezioni degli statolder olandesi, sull'esempio francese. Allora era noto come Galleria Nazionale d'Arte (in olandese: Nationale Kunst-Gallerij). Nel 1808 il museo fu trasferito ad Amsterdam per ordine di Luigi Napoleone, nipote di Napoleone Bonaparte. I dipinti di proprietà della città, ad esempio La ronda di notte di Rembrandt, divennero parte della collezione.

 

L'edificio di Cuypers

Nel 1863 fu indetta una gara per progettare una nuova sede per il Rijksmuseum, ma nessuna delle proposte fu ritenuta sufficientemente di qualità. Anche Pierre Cuypers partecipò alla gara, ottenendo il secondo posto con il suo progetto. Nel 1876 fu tenuta una nuova competizione, e questa volta Pierre Cuypers vinse. Il progetto era una combinazione di elementi gotici e rinascimentali. La costruzione ebbe inizio il 1º ottobre 1876. Sia all'interno che all'esterno, l'edificio era riccamente decorato con chiari riferimenti alla storia dell'arte olandese. Un'altra gara fu tenuta per queste decorazioni. I vincitori risultarono essere B. van Hove and J.F. Vermeylen per le sculture, G. Sturm per le mattonelle e i dipinti e W.F. Dixon per le vetrate. Il museo fu aperto in questa nuova sede il 13 luglio 1885.

 

La Ronda di notte (De Nachtwacht), anche noto come La guardia civica in marcia,[1] è un dipinto a olio su tela (359×438 cm) di Rembrandt, realizzato nel 1642 e conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam.

Considerato uno dei maggiori capolavori del maestro olandese, per via delle dimensioni grandissime, della vivida esecuzione dei dettagli e dell'eccezionale uso della luce, il dipinto raffigura il capitano Frans Banning Cocq, insieme col suo luogotenente Willem van Ruytenburgh, nel momento in cui impartisce l'ordine di iniziare la marcia, verso un non specificato luogo d'azione o di ritrovo.

 

Descrizione: La Ronda di notte ritrae il capitano Frans Banning Cocq (che, con un gesto della mano sinistra, ordina alla compagnia di avanzare) ed il luogotenente Willem van Ruytenburgh circondati dagli archibugieri; i personaggi, ricordiamo, sono effigiati rispetto al loro ordine d'importanza gerarchico. Tra i componenti della gilda di Cocq emergono anche un uomo sullo sfondo, in cui si è voluto vedere la raffigurazione ad autoritratto di Rembrandt, ed una bambina in abito giallo, collocata in primo piano. Malgrado alcune teorie suggeriscano che l'unico ruolo della ragazzina sia quello di rendere il dipinto coloristicamente equilibrato, la critica è unanime nell'individuarne un chiaro messaggio allegorico: la fanciulla, infatti, è la mascotte stessa degli Archibugieri. Tale interpretazione in chiave simbolica è avallata da alcuni elementi formali. Gli artigli del pollo morto attaccati alla sua cintola alludono sia ai clauweniers (gli archibugieri) che alla sconfitta degli avversari; analogamente, la bambina regge il calice della milizia, lasciando emergere l'elsa di un pugnale dietro al pollo. Altri veicoli allegorici dell'impresa marziale del capitano Cocq sono la raffinata luminosità dell'abito della fanciulla (al colore giallo veniva spesso data l'accezione figurativa di simbolo della vittoria), ed il casco con foglie di quercia indossato dall'uomo alla sua destra.

Ciascuno degli effigiati è impegnato in un'attività diversa. Di questi, la maggior parte sta brandendo picche, moschetti, partigiane o spade a doppio taglio, o comunque sta caricando l'archibugio; ma sono raffigurati anche due bambini che corrono in direzioni opposte, un vezzoso cagnolino che trotta, un portabandiera colto nell'atto di agitare il vessillo, ed un soldato mentre sta rullando sul tamburo. La compagnia degli archibugieri - non ordinatamente allineata, così come richiedeva la tradizione, ma fluida e straordinariamente dinamica - è inondata di luce, che ne mette in risalto i volti ed i diversi stati d'animo: allegria, sorpresa, fatica, sussiego, meraviglia, concentrazione, curiosità. Degna di menzione, infine, è la mano di Banning Cocq che, protendendosi in avanti, crea uno spazio virtuale che sembra quasi fuoriuscire dal quadro. La firma del pittore è apposta sul gradino ai piedi della bambina: «Rembrandt f. 1642»

 

7°GIORNO: VENERDÌ 27 APRILE 2018

 

AMSTERDAM  

 

Oggi abbiamo a disposizione l’intera giornata per visitare altri luoghi interessanti di questa città multicolore e multietnica. Il gruppo si divide in modo che ognuno decida da se che cosa vedere. Noi con una buona parte del gruppo acquistiamo dei cappellini e vari oggetti e ci uniamo al popolo olandese per festeggiare il “Koningsdag” (la festa del Re).

 

Altre cose interessanti ad Amsterdam sono “ La casa di Anna Frank”, il “Red Light District” e il “Van Gogh Museum” ecco alcune indicazioni:

 

LA CASA DI ANNA FRANK www.annefrank.org

 

Orari d’apertura: Aprile - ottobre:                 Ogni giorno dalle 9.00 alle 22.00.

 

Prezzi  d'ingresso 2018

  • Adulti: € 9
  • da 10 a 17 anni: € 4,50
  • da 0 a 9 anni: gratis
  • Biglietto online: supplemento di € 0,50

 

Ubicazione: La Casa di Anne Frank si trova nel cuore di Amsterdam, all'indirizzo Prinsengracht 263-267. Dalla stazione centrale il museo è raggiungibile a piedi in 20 minuti, oppure prendendo la linea13 o 17 del tram fino alla fermata  "Westermarkt" e da qui in breve si arriva al Museo.

 

VAN GOGH MUSEUM www.vangoghmuseum.nl

 

Scopri la più grande collezione di opere di Vincent van Gogh al Museo Van Gogh di Amsterdam, con capolavori come “I mangiatori di patate”, “I girasoli”, “Mandorlo in fiore” e “Il seminatore”.

 

Orari d’apertura: 23 Marzo – 24 giugno:                      Ogni giorno dalle 9.00 alle 17.00.

 

Prezzi  d'ingresso 2018

Acquista i biglietti online: risparmi tempo ed entri al museo alla data e all'orario prescelto.

  • Adulti, ingresso e tour multimediale: € 23,00
  • Adulti, solo ingresso: € 18,00
  • Bambini (0-17 anni): ingresso gratuito

Al Museo Van Gogh non si pagano supplementi per visitare le mostre temporanee. Il biglietto online consente l’accesso sia alla collezione permanente che alle mostre temporanee.

 

Ubicazione: Il Van Gogh Museum si trova nel cuore di Amsterdam, all'indirizzo Museumplein 6. Dalla fermata della metropolitana Wesperplein il museo è raggiungibile a piedi in 30 minuti, oppure prendendo la linea 7 o 10 del tram fino alla fermata "Speigeelgraacht" e da qui in 10 minuti si arriva al museo.

 

RED LIGHT DISTRICT:

La maggior parte di coloro che arrivano ad Amsterdam, hanno sentito parlare del Red Light District (quartiere a luci rosse) molto prima di visitare la capitale olandese.

Si può dire che quasi tutto ciò che si sente dire di questo quartiere sia vero: ci sono sex shop, night club, spettacoli di spogliarello, bordelli, un elaborato museo del profilattico, un interessante museo del sesso e naturalmente diverse prostitute in vetrina. Ma il cuore di Amsterdam è molto più di questo. Nuovi progetti sono allo studio per offrire in futuro un centro città che mostri le sue molteplici qualità.

Siamo onesti, ad Amsterdam la prostituzione gode di lunga tradizione di tolleranza, in cui la sicurezza è un concetto cardine. Oltre a prevenire la prostituzione forzata, l’obiettivo è mantenere un approccio onesto e aperto. I professionisti del sesso hanno un proprio sindacato, possono rivolgersi alla polizia e a un centro informativo, aperto anche ai turisti, sono sottoposti a controlli sanitari e devono rispettare norme professionali. L’immagine di Amsterdam capitale romantica e spregiudicata, non convenzionale e dove è tutto possibile nasconde talvolta una realtà diversa che ha a che vedere con il mercato del sesso e della tratta delle prostitute, evidenze con cui la città e la giustizia si battono con forza.

Un nuovo cuore cittadino. Le nuove iniziative iniziate nel  2012 cambieranno il centro città. Il comune di Amsterdam intende scoraggiare il crimine e la corruzione riducendo il tipo di attività connesse all’indotto illecito e limitando a sole due aree le zone dedicate alla prostituzione. In accordo con i residenti, gli imprenditori e gli investitori, il consiglio comunale è all’opera per rafforzare il carattere distintivo dell’area e stimolare la crescita economica.

Visitare il Red Light District. L’area è spesso affollata da visitatori e gruppi di turisti; è meglio muoversi in coppia o in gruppo perchè questo luogo attrae, a volte, gente dall’aspetto strano. Nulla da temere però, prendete una mappa e andate tranquillamente ad esplorare l’area, oppure prenotate uno dei tanti tour specializzati.

Non è tutto consentito. Sono state stabilite precise regole per garantire sicurezza ai lavoratori ed ai visitatori del quartiere a luci rosse. È assolutamente vietato fare foto alle donne in vetrina. La zona è videosorvegliata 24 ore su 24 ma si consiglia di stare sempre attenti ai borseggiatori: essi puntano in genere gruppi di turisti distratti in posti molto frequentati; meglio quindi tenere i propri oggetti di valore in albergo o in apposite cassette di sicurezza. Diverse famiglie e abitanti che ogni mattina vanno a lavoro vivono in quest’area, si prega perciò di rispettare il quartiere e di cercare di non arrecare disturbo agli abitanti nelle ore notturne.

C’è di più da vedere a De Wallen De Wallen - conosciuto come Rossebuurt dagli abitanti di Amsterdam - e chiamato quartiere a luci rosse (Red Light District) dai visitatori, è la zona più vecchia di Amsterdam. Il vicinato è in realtà pieno zeppo di negozietti, bar, ristoranti e case pendenti sui caratteristici canali del centro. Non perdere la vibrante piazza di Nieuwmarkt, la gotica chiesa di Oudekerk o una passeggiata nell’adiacente quartiere di Zeedijk (anche conosciuto come Chinatown), qui sorge tra l’altro, un impressionante tempio buddista.

 

IMPORTANTE!!! COME INDICATO SOPRA E’ VIETATISSIMO FARE FOTO!!

 

La metropolitana ad Amsterdam ha più una funzione di congiungimento dei quartieri (importante per il business la stazione WTC-World Trade Center) e stazioni esterne al centro (come ad esempio la stazione Amstel). La metropolitana opera con treni sottoterra (nel centro per solo circa 3,5 km dalla Stazione Centrale a Waterlooplein e in superficie (sneltram). Il servizio termina poco dopo la mezzanotte e inizia verso le 6:00 del mattino (verso le 7:00 la domenica mattina).

Linia 50: Gein – Duivendrecht – Stazione Zuid/WTC – Lelylaan – Sloterdijk – Contactweg
Linia 51: Stazione Centrale – Waterlooplein - Stazione Amstel – Stazione Zuid/WTC – Amstelveen Centrum – Middelhoven
Linia 53: Stazione Centrale – Waterlooplein - Stazione Amstel – Diemen Zuid – Gaasperplas
Linia 54: Stazione Centrale – Waterlooplein - Stazione Amstel – Bijlmer – Holendrecht - Gein

 

LA FERMATA PIU’ VICINA AL NOSTRO CAMPING E’ LA GAASPERPLAS – CAPOLINEA DELLA LINEA ROSSA – (LINEA 53)

 

Potete acquistare un normale biglietto a tariffa oraria o giornaliera nei distributori automatici, negli uffici della stazione e in alcuni supermercati.

Il biglietto GVB orario è valido per viaggiare su metropolitana, tram e autobus e si attiva al primo check-in.

Tariffe orarie:

  • GVB 1 ora € 2,90
  • GVB 1 giorno (24 ore) €7,50
  • GVB 1 giorno (24 ore) per bambini (4-11 anni) € 2,50
  • GVB 2 giorni (48 ore) € 12,50

 

8°GIORNO: SABATO 28 APRILE 2018

 

AMSTERDAM – VOLENDAM – MARKEN – DEN HELDER – KM PERCORSI 117

 

Parcheggio Volendam (coordinate): N=52°29'25,90" – E=05°03'43,60" – m 0 s.l.m.

 

Area Camper (con sbarra): N=52°29'20,60" – E=05°03'37,10" – m 0 s.l.m.

 

Campeggio: Camping De Donkere Duinen – Jan Verfailleweg, 616 – Den Helder

 

Coordinate GPS: N=52°56'12,40" – E=04°44'03,60" – 0 m s.l.m.

www.donkereduinen.nl

 

In mattinata ci trasferiamo coi camper a Volendam e dopo aver parcheggiato i mezzi iniziamo la visita guidata a piedi della cittadina e al termine ci imbarchiamo sul traghetto per Marken per proseguire la nostra giornata con la visita anche di questa cittadina. Rientriamo a Volendam, sempre in traghetto, per l’ora (a dire il vero un po’ avanzata) di pranzo e ci fermiamo in uno dei tantissimi ristoranti sulla passeggiata nel porticciolo. Nel pomeriggio proseguiamo ancora verso nord fino a Den Helder.

 

QUI ALCUNE CURIOSITA’:

 

Nello stemma di Volendam è raffigurato un puledro e un pesce http://www.vvv-volendam.nl

 

Tale raffigurazione si rifà ad una leggenda che racconta che una notte uscì dalle acque un cavallo con un pesce ancora vivo in bocca, che poi lo stesso cavallo lanciò ad alcune contadine impegnate a lavorare il fieno. Tra queste, vi era anche Lysje, che continuò a sognare il cavallo anche nei giorni successivi: qualche giorno dopo, il cavallo tornò portando a Lysje ancora del pesce, prima di scomparire insieme a lei tra le acque.

 

Il costume tradizionale di Volendam: Durante i giorni festivi, gli abitanti di Volendam indossano il loro costume tradizionale. Il costume tradizionale degli uomini è costituito da maglione in jersey e pantaloni a sbuffo, quello delle donne da cuffietta in pizzo e vestito a fiori con grembiule a righe e collana di corallo.

 

MARKEN: UN TUFFO NEL PASSATO http://infomarken.com/en/homepage/

 

Fino al 1957 la barca era l'unico mezzo per raggiungere questa isoletta a sud del grande lago (artificiale) di IJsselmeer. L'isolamento dovuto alle difficoltà di interagire con la terraferma avevano preservato la piccola comunità che si era insediata su questo fazzoletto di terra e che viveva quasi esclusivamente di pesca; la costruzione della grande diga di Afsluitdijk nel 1932 (che precluse l'accesso al mare provocando la nascita di un gigantesco lago acqua dolce) e poi della strada rialzata nel 1957, cambiò la sua storia: adesso il villaggio vive prevalentemente di turismo e si potrebbe quasi dire che è diventato un museo a cielo aperto.


Le sue casette in legno verniciate in prevalenza di verde (o di nero), con il caratteristico frontone triangolare, sono l'attrazione principale grazie a quel loro fascino che sembra catapultato intatto dal passato.

 

9°GIORNO: DOMENICA 29  APRILE 2018

 

Campeggio: Area di sosta camper "De Haamstede" – Kanaaldijk, 17 – Giethoorn

 

Coordinate GPS: N=52°43'42,00" – E=06°04'35,50"– m 0 s.l.m.

www.haamstedegieethoorn.nl

 

DEN HELDER – GIETHOORN – KM PERCORSI 130

 

Oggi passiamo sulla grande diga l’Afsluitdijk, lunga 30 km e larga 90 mt che collega le province della Frisia con il Nord Holland e che ha chiuso lo Zuiderzee facendolo diventare un grande lago e permettendo il recupero di molte terre (polder). Ci fermiamo al centro visitatori dove alcuni pannelli mostrano la storia della lotta tra terra e mare in Olanda. Proseguiamo poi per Giethoorn graziosa cittadina soprannominata la "Venezia dei Paesi Bassi". Nel pomeriggio abbiamo tempo per visitare questa graziosa “Venezia dei paesi Bassi”; a piedi raggiungiamo il punto d’imbarco, dove saliamo su una imbarcazione per un simpatico giro tra i canali. Purtroppo il tempo non è bellissimo e piove a tratti, ma la vista dai canali rivela una cittadina davvero affascinante. Scesi dal battello smette di piovere e cosi ci addentriamo tra le piccole abitazioni seguendo i percorsi pedonali (un po’ come a Venezia) e ci fermiamo in una “casa del formaggio” dove acquistiamo il tipico formaggio olandese.

 

Afsluitdijk

 

Provincia

Olanda Settentrionale; Frisia

Comune

Wieringen; Wunseradiel

Fiume

IJssel

Uso

Collegamento autostradale

Inizio lavori

1925

Inaugurazione

1933

Tipo

diga di sbarramento

Altezza

7,5 m

Lunghezza

32 000 m

Spessore

90 m

Coordinate

N=53°01′12.72″ E=05°12′23.76″

 
 

La Afsluitdijk "diga di sbarramento", è una grande diga dei Paesi Bassi.

Costruita fra il 1925 ed il 1933, la diga è lunga 32 km, larga 90 m ed arriva ad un'altezza di 7,25 m sopra il livello del mare. Essa collega la provincia dell'Olanda Settentrionale (villaggio di Den Oever, nella MANCA  municipalità di Wieringen) con la provincia della Frisia (villaggio di Zurich, mun. di Wunseradiel) ed è attraversata da un'autostrada. Intorno al sedicesimo chilometro, a metà della diga, c'è un punto di ristoro con parcheggio, bar, aree di sosta e una struttura dotata di una sopraelevata che permette ai pedoni di attraversare l'autostrada e ammirare il panorama. È stata inaugurata dalla regina Guglielmina il 28 maggio 1932.

La Afsluitdijk costituisce la più importante delle opere idrauliche dei Zuiderzeewerken, che ha separato l'insenatura dello Zuiderzee dal Mare del Nord, trasformandolo in un lago d'acqua dolce (lo IJsselmeer) e permettendo di strappare alle acque i territori che oggi costituiscono la provincia di Flevoland.

Il 12 e il 13 maggio 1940 si è svolta la battaglia dell'Afsluitdijk che ha visto gli olandesi prevalere sui tedeschi. Tra i progetti è prevista anche la realizzazione di una linea ferroviaria e l'ampliamento dell'autostrada con il raddoppio delle corsie.

 

10° GIORNO:  LUNEDÌ 30 APRILE

 

GIETHOORN  – KLINGENBERG – KM PERCORSI 511

 

Campeggio: Area di sosta camper Sonja's Wohnmobilhafen – Zur Einladung – Klingenberg sul Meno www.sonjas-wohnmobilhafen.de

 

Coordinate GPS: N=49°47'01,40" – E=09°10'43,80"– m 0 s.l.m.

 

Iniziamo oggi il viaggio di rientro. Di buon mattino mettiamo in moto i motori e ci dirigiamo verso la Germania. In serata raggiungiamo Klingenberg sul Meno, una graziosa cittadina che abbiamo modo di visitare girovagando tra le sue stradine e naturalmente alla sera ottima cena in un ristorante.

 

11° GIORNO:  MARETDÌ 1° MAGGIO 2018

 

KLINGENBERG   – VIPITENO – MILANO – KM PERCORSI 955

 

Tappa di trasferimento verso l’Italia. A Vipiteno salutiamo tutti i compagni di viaggio e si ritorna alle proprie abitazioni.

 

Informazioni generali per il viaggio:

 

Paesi attraversati: 3;

 

km totale percorsi da Milano: 3.300;

 

Città visitate in Olanda: Amsterdam, Delft, Volendam, Marken e Giethoorn;

 

Città visitate in Germania: Rothemburg ob der Tauber e Klingenberg.

 

Cambi:

Olanda & Germania: è in vigore l’ Euro;

 

Spesa totale gasolio € 745,00;

Spesa totale autostrada e pedaggi vari € 177,00.

 

Olanda & Germania stessa ora dell’ Italia anche quando c’è l’ora legale.

 

Documenti per l’espatrio e per il camper:

Per tutti i paesi attraversati: carta d’identità (non rinnovata) o passaporto, patente italiana, libretto del camper e assicurazione con carta verde.

 

Guide utilizzate: Olanda del Touring Club Italiano www.touringclub.it

Germania sud del Touring Club Italiano www.touringclub.it

 

Carte stradali utilizzate: Benelux scala 1:400.000 della Michelin www.viamichelin.com Germania scala 1:750.000 della Michelin www.viamichelin.com  

 

Siti utili:

www.holland.com/it/turismo.htm

 

 

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