Tour del Portogallo in camper, con Leon, Santiago de Compostela e Saragoza in Spagna.

(Tour ad anello del Portogallo, partendo da Sanremo, poi Carcassone in Francia, Leon e Santiago de Compostela in Spagna e finalmente il Portogallo, con Amarante, Porto, Guimaraes, Braga, Coimbra, Tomar, Obidos, Sagres, Mertola, Merida e la capitale: Lisbona! E ........... per finire ancora Spagna con Saragoza)

 

3 agosto - 28 agosto 2017

 

con Io viaggio in Camper 

 

 

La torre di Belem
La torre di Belem

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Portogallo, Spagna & Carcassonne
Viaggio itinerante in Portogallo, passando per Carcassonne in Francia e Santiago de Compostela con Saragozza in Spagna.
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Portogallo e non solo (3 agosto 2017 – 27 agosto 2017)

 

1° giorno 3 agosto 2017 (Milano – Sanremo km 277)

 

In mattinata abbiamo terminato i preparativi e subito dopo pranzo siamo partiti alla volta di “Sanremo”, dove siamo arrivati, all’area camper in fondo al paese (GPS= N=43°48’11,00” E=07°44’46,00" m. 0 s.l.m.), alle 18,00 circa, dove c’erano già alcuni equipaggi ad aspettarci. L’area camper di “Sanremo” non è altro che un grande piazzale sterrato sul mare vicino al centro sportivo, con C.S., molto grande e comoda sia per il centro che per l’utilizzo della “pista ciclabile del Ponente Ligure”, con supermercato Carrefour proprio di fronte con apertura H24. Siamo attualmente in 8 equipaggi gli altri due equipaggi si troveranno direttamente a “Carcassonne” in “Francia” nella giornata di domani. Alle 21,00 riunione conoscitiva, qualche informazione sul viaggio e solito sorteggio dei numeri per la colonna dei camper.

 

2° giorno 4 agosto 2017 (Sanremo – Carcassonne (F) km 535)

 

Alle 8,30 prova CB, tutto OK, tempo bellissimo, partenza: entriamo in autostrada a “Sanremo” e passiamo senza problemi in confine con la “Francia”. Seguiamo l’itinerario europeo E-80 fino a destinazione. Purtroppo il traffico diventa pazzesco, e anche il caldo (il termometro segna 42°!) e nei pressi di “Aix en Provence” rimaniamo bloccati per più di un’ora per un incidente in galleria. Riprendiamo il viaggio e ci fermiamo per il pranzo. Come si sa in “Francia” l’autostrada oltre ad essere molto cara è anche un susseguirsi di caselli, dove troviamo sempre coda e perdiamo molto tempo in questi piccoli ingorghi. Arriviamo a “Carcassonne” che sono ormai le 19,30. Check in veloce e posizioniamo i nostri mezzi. Siamo al Camping de la Cité (GPS= N=43°12’01,00” E=02°21’14,00" m. 110 s.l.m.), ai piedi della città medievale www.campingcitecarcassonne.com , campeggio a 4 stelle molto ben organizzato con piscina e servizi comodissimi. Giornata molto stressante per il grande traffico e per il caldo, domani i mezzi riposano e….. anche gli autisti!

 

3° giorno 5 agosto 2017 (Carcassonne (F) visita a piedi della città km 0)

 

Oggi giornata libera per la visita della città medievale di “Carcassonne”. Alle 10,00 tutti insieme percorriamo la pista ciclopedonale verso “la cité”, all’uscita dal campeggio a sinistra con indicazioni e, dopo circa 30’ di percorso siamo alla porta principale di ingresso alla città fortificata di “Carcassonne”: la “Porta di Narbonne”. Iniziamo così da questa porta verso il castello per la via principale: “Rue Cros-Mayrevieille”, poi dal castello scendiamo verso la “Cathédrale de Saint Nazaire” che visitiamo all’interno con le sue splendide vetrate. È ormai ora di pranzo e ci fermiamo al ristorante “La Table Ronde” (30 rue du Plo – tel. +33 4 68 47 38 21) dove apprezziamo il “Cassoulet” con dell’ottima birra e spediamo pochissimo!. Riprendiamo il nostro percorso ed entriamo così al “Chateau Comtal” (€ 9,00), all’interno del quale sono esposti reperti archeologici romani, carolingi, di provenienza locale e dal dipartimento dell’ “Aude”. Proseguiamo poi nel cortile d’onore con il percorso pedonale sui bastioni, iniziamo con il “bastione medievale ovest” e proseguiamo poi con il “bastione gallo-romano nord” da dove si gode di uno spettacolare panorama sia sulla cité che sulla città bassa di “Carcassonne”. Qualche informazione aggiuntiva sulla città di “Carcassonne”: Con i suoi tre chilometri di mura e le sue 52 torri, la città alta di “Carcassonne”, adagiata sulla riva destra dell' Aude, è la più grande città fortificata di tutta “Europa”! Dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, la celebre e imponente cittadella medievale dell' “Aude”, splendidamente restaurata nel XIX secolo dall'architetto Eugène Viollet- le-Duc, è una delle mete turistiche più visitate della nazione. Gli amanti dell'arte e della storia avranno di che rallegrarsi andando alla scoperta dei tesori architettonici della città. Le maestose fortificazioni gallo-romane e medievali che circondano la cittadella, l'imponente “Porta di Narbona fiancheggiata da due alte torri a sperone, il castello della contea, costruito nel XII secolo sotto la dinastia dei Trencavel e che oggi ospita un museo lapidario, la “Basilica di Saint-Nazaire”, con le sue statue gotiche e le splendide vetrate del XIII e del XIV secolo, o ancora la “Promenade des Lices”, incastonata fra le due cinte murarie della cittadella, sono tutte testimonianze di un antico passato che è possibile ammirare nel corso di una passeggiata tranquilla. Il percorso è ritmato anche dall'affascinante “Place Marcou”, con bei caffè ombreggiati e tavolini all'aperto, e da stradine pittoresche, punteggiate di piccole botteghe di souvenir e prodotti artigianali. Rientriamo a piedi al campeggio in tempo per un tuffo in piscina e alle 19,00 è tutto pronto per l’aperitivo di benvenuto e inizio viaggio. Gli equipaggi sono al completo, infatti ci hanno raggiunto anche gli ultimi due equipaggi. Tutti soddisfatti per questa prima giornata di visita si va a dormire, domani ci aspetta la tappa di trasferimento in “Spagna”!

 

4° giorno 6 agosto 2017 (Carcassonne (F) – Lumbier (E) km 505)

 

Ha piovuto tutta la notte e le temperature si sono abbassate moltissimo, siamo passati dagli oltre 40 ai 14 gradi di questa mattina. Continua a piovere e alle 8,00 partiamo in direzione della “Spagna”, seguendo sempre la A-61 (E80) fino a “Toulouse”, da qui prendiamo la A-64 (E80) fino a “Pau” (uscita 9.1), costeggiando la catena dei “Pirenei” alla nostra sinistra. Iniziamo così l’avvicinamento al “Tunel de Somport” che ci permetterà di attraversare la frontiera tra “Francia “ e “Spagna” e quindi la catena montuosa dei “Pirenei”. Ha smesso di piovere ormai da diverse ore e comincia a fare capolino il sole con temperature più alte di quelle di questa mattina. Seguiamo la N-134 fino all’imbocco del tunnel (GPS= N=42°48’55,90” O=00°33’39,50" m. 1.150 s.l.m.). All’uscita del tunnel siamo in “Spagna” e la strada prende il nome N-330 fino a “Jaca”. Da qui a sinistra seguiamo la N-240 che in alcuni tratti diventa A-21 (ancora in costruzione) fino all’uscita di “Lumbier” e in breve (alle 17,30 circa) arriviamo al campeggio che ci ospiterà per la notte: Camping Iturbero www.campingiturbero.com (GPS= N=42°39’04,40” O=01°18’08,40" m. 430 s.l.m.), campeggio a conduzione familiare ma ben organizzato e con piscina, con ampie piazzole completamente in piano, ai piedi della cittadina che dista circa 30’ a piedi.

 

5° giorno 7 agosto 2017 (Lumbier (E) – Leon (E) km 435)

 

La giornata inizia con temperature molto basse, ma tempo bello: 14 gradi anche questa mattina. Alle 7,30, tutti puntualissimi usciamo dal campeggio e riprendiamo la A-21 fino a “Pamplona” poi in direzione “Gasteiz.Vitoria” sulla AP-15 – A-10 e A-1. Da qui l’autostrada diventa AP-1 (E80) (in Spagna tutte le “A” sono gratuite, mentre le “AP” sono a pagamento, ma nulla a che vedere con i prezzi delle autostrade in Francia!), fino a “Burgos” e da qui A-231, poi la LE-11, la LE-30, quindi la N-601 fino a “Leon”. Prendiamo l’uscita nei pressi del Carrefour ed in 3 chilometri siamo al campeggio, situato su una collinetta con vista sulla citta di “Leon”. Arriviamo al campeggio alle 14,30, poco dopo il pranzo. Il campeggio è immerso in una pineta, con bella piscina: camping Ciudad de Leon (GPS= N=42°35’24,00” O=05°31’59,10" m. 935 s.l.m.). Siamo su un altipiano! Sistemiamo i mezzi nella pineta e chiediamo come fare per recarci in città. Il campeggio offre un servizio navetta (ma solo fino alle 19,00) al costo di € 2,00 (solo andata o ritorno), altrimenti si possono utilizzare i taxi cittadini (costo circa € 12,00). Chi con la navetta e chi con il taxi, ci rechiamo in città per la visita. Percorriamo la via pedonale ed arriviamo alla “Cattedrale di Leon” (ingresso a pagamento € 6,00). La “Cattedrale” per la bellezza e la purezza del suo stile è considerata uno dei capolavori del gotico maturo in “Spagna”. La sua costruzione, iniziata nel 1255 è terminata solo due secoli dopo. La facciata è chiusa da due possenti torri di diversa altezza, una gotica e una cinquecentesca, l’interno è a tre navate, illuminate da splendide vetrate. Proseguiamo poi con la “Plaza Mayor” sulla quale affaccia il “Consistorio Antiguo”, barocca sede dell’antico “Municipio”, “Plaza de las Concepciones” con il complesso monastico fondato nel 1575 da dona Leonor de Guinones, figlia del primo conte di Luna, membro di una delle più nobili famiglie di “Spagna” e poi “Plaza del Mercado”, la più pittoresca piazza della città, al margine meridionale del centro storico, con portici in legno e una bellissima fontana al centro sotto un grande platano e con la chiesa romanica di “Santa Maria del Mercado”. È ormai ora di cena, ma qui i ristoranti non aprono prima delle 20,30 e allora passeggiamo per il “Barrio Humedo”, il cuore pulsante della città vecchia e teatro dell’animata vita notturna con i suoi bar moderni e le antiche taverne che si intrecciano nelle strette viuzze medievali che formano il quartiere. Ci fermiamo per un aperitivo in uno dei tanti bar all’aperto e per le 20,15 troviamo un bel locale dove cenare: la “Cerveceria Las Tapas”, Calle Juan Lorenzo Segura, 4. Mangiamo un piatto di specialità locali con prosciutto, peperoni carne trita e una specie di crema di sanguinaccio (ottimo!) e poi della paella di pesce (ottima anche questa!) con birra e vino tinto; spendiamo veramente poco: € 15,00 a testa. Usciamo dal locale e passiamo ancora per la “Plaza del Mercado” e raggiungiamo i “Jardin de S.Francisco” dove chiamiamo tre taxi per rientrare al campeggio. Tira un bel vento freddo e la temperatura è di solo 16°!

 

6° giorno 8 agosto 2017 (Leon (E) – Santiago de Compostela (E) km 359)

 

Anche oggi temperature bassissime: 13 gradi alle 7,30! Alle 8,00 usciamo tutti dal campeggio e riprendiamo subito la A-231 e poi la AP-71 fino ad “Astorga”, da qui proseguiamo sulla A-6 fino nei pressi di “Betanzos”. In questo tratto di strada (A-6) saliamo fino ai 1.230 m di “Puerto del Manzanal”, sui “Monti de Leon”, dove la temperatura scende fino a 9 gradi, immersi nella nebbia e con pioggia autunnale! Superiamo poi altri due passi a circa 1.000 metri di quota, sempre con temperature molto basse (eravamo preoccupati per il caldo, ma per ora a parte il primo giorno, ma eravamo ancora in Italia, non abbiamo sofferto il caldo!). Prendiamo quindi la AP-9 (E1) fino a “Santiago de Compostela”, dove alle 12,30, arriviamo al camping As Cancelas (GPS= N=42°53’22,00” O=08°31’28,00" m. 320 s.l.m.) www.campingascancelas.com . Sistemati i camper, dopo pranzo, prendiamo il bus N. 4 (€ 1,00), vicino al campeggio, e andiamo tutti insieme in centro per la visita della città meta di tanti pellegrini www.ilcamminodisantiago.com . “Santiago de Compostela” il traguardo di migliaia di pellegrini che giungono qui percorrendo il famoso “Cammino di Santiago de Compostela”, partendo da vari punti nel continente, spinti dalla fede. Il Consiglio d’Europa ha decretato il Cammino il primo “Itinerario Culturale Europeo”. Il bus ci lascia in “Praza de Galicia” dove inizia la zona pedonale ed in breve, passando per “Praza do Toral” (con fontana ottocentesca), arriviamo in “Praza do Obradoiro”,  una tra le più belle piazze, chiusa da magnifici edifici, con la “Cattedrale” (purtroppo coperta da ponteggi e in fase di ristrutturazione), il “Palacio de Gelmirez” (sede dell’arcivescovado) e l’ “Hospital de los Catolicos”, oggi trasformato in lussuoso albergo. Visitiamo la “Cattedrale” che è teatro di rituali che si rinnovano da secoli. Il più scenografico si tiene solo durante le celebrazioni liturgiche speciali, quando un enorme incensiere di latta argentata, pesante 80 kg e appeso alla corda che pende dalla cupola a crociera, viene fatto oscillare da ben otto uomini. È il “Botafumeiro”. Usciamo dalla “Cattedrale” e ci rechiamo all’ingresso per la salita alle “Cubertas  da Catedral”, ma purtroppo non riusciamo a salire in quanto avremmo dovuto riservare il posto su internet molto tempo prima, peccato. In “Praza do Obradoiro” ferma il trenino turistico e decidiamo di salire per il giro della città, che dura circa 45’. Terminato il giro con il trenino, ci soffermiamo alla “Chiesa di San Francesco” e poi ci fermiamo in un locale per un aperitivo. Riprendiamo il bus e rientriamo al campeggio alle 21,00 per la cena. Domani mattina abbiamo ancora tempo per una passeggiata nelle viuzze di “Santiago di Compostela”. Anche questa notte si dorme bene, infatti le temperature di notte si abbassano molto.

 

7° giorno 9 agosto 2017 (Santiago de Compostela (E) – Amarante (P) km 259)

La notte è passata con temperature molto accettabili e si è dormito decisamente bene. Alle 9,00 siamo alla fermata del bus N. 4 per completare la visita di questa città di fede. Arriviamo in centro che la città è ancora addormentata, circolano solo i mezzi per i rifornimenti ai vari negozi, bar e ristoranti del centro. Giriamo per le vie semideserte ed iniziamo con il “Convento, Igrexa e Colexio das Orfas”, poi passiamo in “Praza da Universidade” con l’austera facciata dell’università. Proseguiamo con il “Mosterio de San Martin Pinario” (purtroppo ancora chiuso) che ammiriamo solo dall’esterno. Proseguiamo poi verso il “Paseo de Ferradura”, il passeggio punto d’incontro delle vie di accesso al vecchio centro. Saliamo fino ad un punto panoramico da dove si gode di un grandioso panorama sulla città con i suoi 114 campanili. Si avvicina l’ora del rientro al campeggio e ci rechiamo così alla fermata del bus. Dopo pranzo, verso le 14,30 partiamo alla volta del “Portogallo”. Usciti dal campeggio imbocchiamo la AP-9 (E-1) e quindi la A-3 (E-1) fino ad “Amarante”, dove arriviamo alle 19,10 dopo circa tre ore e mezza di viaggio. Il campeggio si trova sulle rive del “Rio Tamega”: il Parque da Campismo Penedo da Rainha (GPS=N=41°16’45,80” O=08°04’13,50" m 100 s.l.m.), bel campeggio, molto grande, con piscina e a un chilometro a piedi dal centro cittadino.

 

8° giorno 10 agosto 2017 (Guimaraes – Braga in bus e a piedi km 170)

 

Oggi non si guida e gli autisti riposano, infatti alle 8,30 siamo all’uscita del campeggio dove troviamo ad aspettarci il bus e la nostra guida che sarà con noi anche domani: Ines. Il tempo è bellissimo e dopo poca strada ci fermiamo all’ingresso della città di “Amarante” per una breve visita. Iniziamo con la Chiesa e Convento di São Gonçalo” anche all’interno, dove sono le spoglie del santo, indicato dalla tradizione locale come protettore dei matrimoni. Attraversiamo e ammiriamo il ponte sul “Rio Tamega” e passeggiamo lungo la via principale e scendiamo sulle spiagge del “Rio Tamega” per fare qualche foto. Risaliti sul nostro bus ci avviamo alla volta di “Guimaraes” che raggiungiamo dopo circa un’ora di viaggio. Scendiamo nei pressi del “Paço dos Duques de Bragança” che sorge su un’altura a nord della città. Davanti all’ingresso sorge la statua di Dom Alfonso Henriques. Il palazzo è legato al nome dell’ultima dinastia di sovrani portoghesi, lo visitiamo all’interno dove troviamo ancora gli arredi originali. Proseguiamo nella visita a piedi e scendiamo dalla collinetta fino a “Praça de São Tiago” dove troviamo il nucleo delle case medievali. Proseguiamo oltre il porticato e arriviamo in “Largo da Oliveira” che è il centro antico della città, qui si affaccia “Nossa Senhora da Oliveira” con la sua torre campanaria. Di fronte alla chiesa sorge “Padrao do Salado”, una edicola votiva sotto la quale sorge un crocefisso in pietra del XIV secolo. Proseguiamo, sempre in discesa e arriviamo in “Largo Republica do Brasil” con i suo splendidi giardini e in fondo la “Chiesa de São Gualter”. Qui ritroviamo il nostro autista che ci aspetta per portarci a “Braga”, dove arriviamo dopo circa mezz’ora di bus e ci fermiamo proprio davanti al ristorante che ci ospiterà per il pranzo: “Ristorante Inacio”, Campo das Hortas 4 (GPS=N=41°32’59,70” O=08°25’47,50" m 165 s.l.m.). Pranziamo a base di specialità portoghesi accompagniamo con dell’ottimo “vino verde” un vino giovane e fruttato, non forte e molto piacevole. Dopo pranzo iniziamo la visita di “Braga”, sempre accompagnati da Ines la nostra guida. Attraversiamo l’”Arco da Porta Nova” ed entriamo nel centro città e percorriamo la via principale che attraversa tutto il centro cittadino: “Rua Dom Diogo de Sousa” e poi “Rua do Souto”, giriamo a destra ed arriviamo a “Sé Catedral”, la Cattedrale primaziale del “Portogallo”, un grande e complesso edificio, con sovrapposizioni di età successive. Purtroppo c’è un matrimonio e non possiamo visitarla all’interno. Proseguiamo con “Paço dos Arcebispos”, un grande edificio formato da più corpi che occupano tutto l’isolato con una bella fontana barocca al centro. Quindi i “Giardini di Santa Barbara” e per finire arriviamo nella “Praça da Republica” con al centro una bella fontana. Qui troviamo il nostro bus per l’ultima tappa della giornata: il “Santuario do Bom Jesus do Monte”. Circa mezz’ora di strada ed arriviamo alla funicolare (GPS= N=41°33’17,30” O=08°22’51,10" m. 310 s.l.m.) che ci porterà in cima alla collina, a circa 400 metri di quota, dove sorge il Santuario. Prendiamo questa antica funicolare ed in breve siamo sul piazzale principale del Santuario, un notevole esempio di architettura barocca, la cui costruzione è iniziata nel 1723 sul luogo di una precedente venerata cappella e conclusa solo nei primi anni dell’ottocento. Dopo la visita iniziamo la discesa percorrendo la bellissima scalinata a rampe incrociate che all’inizio ha statue e cappelle laterali ed è detta delle tre virtù con statue e cappelle laterali. La parte inferiore è ornata con fontane e statue allegoriche raffiguranti i cinque sensi. Arrivati in fondo triamo ancora una volta il nostro autista che ci riporterà al campeggio, dove arriviamo dopo questa giornata intensa, alle 19,00.

 

9° giorno 11 agosto 2017 (Porto in bus e a piedi km 170)

 

Alle 8,30 ci ritroviamo all’entrata del campeggio con la nostra guida e il nostro autista che ci accompagneranno per tutta la giornata nella visita di “Porto” www.helloguideoporto.com . In circa un’ora di viaggio siamo in città. Giornata bellissima anche oggi. La prima sosta è al “Fort of São Francisco do Queijo” in riva al mare, meglio conosciuto con il nome di “Castello do Queijo”, questa è una ex fortificazione difensiva, costruita nel XVII secolo per impedire le incursioni dei pirati dall'Africa del Nord (GPS= N=41°10’04,90” O=08°41’19,90" m. 0 s.l.m.). Proseguiamo e ci fermiamo in un punto panoramico lungo la foce del fiume “Douro” e successivamente ai “Jardim da Cordoaria” dove ammiriamo la “Torre dos Clérigos” www.torredosclerigos.pt che fa parte del complesso architettonico di Clerics considerato monumento nazionale dal 1910. A piedi giriamo intorno ai giardini e visitiamo la “Chiesa do Carmo” e la “Chiesa dos Carmelitas” ci fermiamo per un caffe e ci ritroviamo davanti alla torre per proseguire nella visita. Proseguiamo, sempre a piedi e imbocchiamo, in discesa, la via a destra della torre fino alla “Praça do Libertade”, centro animato della città e punto di convergenza delle principali arterie che collegano i diversi quartieri. Giriamo a destra e visitiamo la “Stazione ferroviaria di Porto (Estacao de Sao Bento)”, progettata alla fine dell’ottocento con l’atrio rivestito di grandi pannelli di azulejos del 1930 con scene storiche delle conquiste portoghesi. Usciti dalla stazione ci dirigiamo verso la “Cattedrale di Porto (Sé de Porto)”, già visibile dalla stazione. La Cattedrale, sorge su una spianata al sommo della “Pena Ventosa”, lo sperone roccioso su cui sorse l’originario insediamento romano. La costruzione iniziò nel XII secolo con molte modifiche che si sono susseguite nei secoli successivi. Vale la pena anche la visita del “Chiostro”. Sul piazzale antistante la Cattedrale sorge il “Pelourinho” una colonna in stile manuelino del 1940. Risaliamo sul bus e scendiamo nella zona pedonale di “Rua de Santa Catarina”, affollata arteria commerciale della città, quasi tutta pedonale, sulla quale si affacciano diverse botteghe storiche, tra cui il famosissimo “Café Majestic” www.cafemajestic.com . Sempre con il bus scendiamo in “Praça do Infante Dom Henrique” sulla quale si affaccia il “Palazzo della Borsa (Palacio da Bolsa)” e dietro la “Chiesa de São Francisco”. Da qui proseguiamo a piedi fino al “Ristorante Postigo do Carvao”, Rua da Fonte Taurina 24 www.postigodocarvao.com dove, ancora una volta mangiamo specialità portoghesi. Dopo pranzo ci aspetta una mini crociera sul “Fiume Douro” per assaporare la città dal fiume. Sulle rive del fiume si affacciano le cantine di “Porto”, passiamo sotto il famoso “Ponte de Dom Luis I”, costruito nel 1886, costituito da un’unica arcata su due livelli, lungo ben 392 metri che mette in comunicazione i quartieri alti e bassi con quelli di “Vila Nova de Gaia”, il sobborgo sede delle principali cantine vinicole. Altri sono i ponti che attraversano il “Fiume Douro”: il “Ponte de Dona Maria Pia” degno di nota in quanto costruito nel 1877 da “Gustave Eiffel” e poi i più recenti (costruiti negli anni 1990): “Ponte de São João” e “Ponte do Freixo”. Terminata la crociera abbiamo un po’ di tempo per passeggiare per le viuzze intorno al porto, nei pressi del “Ponte de Dom Luis I”, che poi attraversiamo per raggiungere la famosa cantina di “Porto” “Burmester” per la visita www.burmester.pt . La “Burmester” è forse la più antica cantina di “Porto” e fu fondata nel 1730 da “Henry Burmester e John Nash” con sede a Londra, e nel 1750 si trasferirono a “Vila Nova de Gaia” e cominciarono a trasportare il vino di porto nelle isole britanniche e nel resto d'Europa. Terminata la visita il nostro autista ci viene a prendere all’uscita della cantina e alle 20,00 siamo nuovamente al campeggio.

 

10° giorno 12 agosto 2017 (Amarante – Coimbra km 180 + visita in bus e a piedi)

 

Anche oggi bel tempo e temperature accettabili. Alle 8,15 siamo fuori dal campeggio e ci dirigiamo verso la prossima meta: “Coimbra”. Imbocchiamo nuovamente l’autostrada A-4 fino nei pressi di “Porto” e da qui proseguiamo sulla A-11 e quindi sulla A-1 (E-80) fino a “Coimbra”, dove arriviamo alle 12,15 al Coimbra Camping (GPS= N=40°11’20,40” O=08°23’58,50" m. 75 s.l.m.) www.coimbracamping.com . Bel campeggio con terrazzamenti e piscina, con autobus per il centro all’ingresso. Dopo pranzo abbiamo la visita guidata della cittadina universitaria. Troviamo il bus con la guida (Eduardo) all’ingresso del campeggio e in circa 10’ siamo in centro. Inizialmente abbiamo tempo libero per la visita in totale autonomia. Il gruppo si divide, ci ritroviamo tutti insieme dopo circa un’oretta. Il bus si ferma in “Avenida Emidio Navarro” che è l’ampio viale che costeggia “Rio Mondego” (il fiume su cui è costruita Coimbra). Iniziamo così da “Largo da Portagem” e percorriamo la vivace arteria commerciale fiancheggiata da negozi e bar: “Rua Ferreira Borges”. La percorriamo fino circa a metà, dove sulla destra passiamo sotto l’ “Arco de Almedina”, una ricostruzione quattrocentesca dell’accesso alla medina araba, il più caratteristico accesso alla parte monumentale della città. Proseguiamo sempre in salita sulla scalinata ed arriviamo di fronte alla “Sé Velha”, l’antica Cattedrale, uno dei più notevoli edifici romanici del “Portogallo”, costruita tra il 1140 e il 1175, sotto “Dom Alfonso I” (ingresso a pagamento € 2,50).  Dalla navata destra si accede al “Chiostro”. Una volta ritornati sulla “Rua Ferreira Borges”, proseguiamo fino alla fine della stessa, dove troviamo il “Mosterio de Santa Cruz”, all’interno della quale sono conservati i sarcofagi con le spoglie dei reali “Dom Alfonso Henques” e del figlio “Dom Sancho I”, con gli interni decorati con “azulejos”, raffiguranti episodi della vita di Sant’Agostino. Purtroppo è in corso una funzione religiosa e non riusciamo a visitarla completamente. A lato del Monastero, in una antica cappella del convento, trova posto uno dei locali più caratteristici della città: il “Café Santa Cruz”. Ritornando verso “Largo da Portagem”, passiamo per la “Praça do Comércio”: il centro commerciale della baxia, dove troviamo ancora qualche mercante che propone sui suoi banchetti prodotti agricoli. Qui troviamo anche due chiese: la “Chiesa di São Bartolomeu” e la “Chiesa di São Tiago”. Ritroviamo la nostra guida e il nostro bus e saliamo così sulla collinetta fino in “Praça Dom Dinis” con al centro la statua del fondatore dell’ateneo. Entriamo nel “Patio das Escolas” tramite la “Porta Férrera”. Questa è la grande corte coronata sui tre lati dagli antichi edifici universitari e dal lato aperto si gode di una spettacolare vista sul corso del “Rio Mondego”. Purtroppo il cielo è in gran parte oscurato dal fumo degli incendi che continuano a devastare questa parte del “Portogallo” e piove cenere!. Entrando sulla destra troviamo la residenza del rettore. Nell’angolo nord-occidentale troviamo il “Campanile”, alto 33 metri del 1733. In fondo all’ala occidentale c’è l’ingresso alla “Biblioteca” del 1700, ma purtroppo non abbiamo tempo per la visita. Risaliamo così sul nostro bus e rientriamo in campeggio, sempre accompagnati dal cielo oscurato dagli incendi, speriamo che il fuoco non si avvicini troppo al nostro campeggio!

 

11° giorno 13 agosto 2017 (Coimbra – Tomar – Batalha – Foz do Arelho km 237)

 

Oggi visiteremo “Tomar” con il “Convento-Fortezza dei Templari e dell’Ordine di Cristo” patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO www.conventocristo.gov.pt . Alle 8,00 siamo fuori dal campeggio e imbocchiamo la A-13, ma attenzione che è una delle autostrade con pagamento solo elettronico, ma non c’è da preoccuparsi perché arriverà a casa l’addebito ma senza sanzioni, un po’ come in Norvegia. Non essendo sicuri di ciò noi abbiamo poi seguito la A-1 – E-80, passando per “Fatima”, con un traffico pazzesco, anche perché oggi è domenica. Arriviamo a “Tomar” (adagiata sulle rive del “Rio Nabão”) alle 10,20 e una volta parcheggiati i nostri mezzi nella grande piazza con parcheggio, di fronte alla stazione ferroviaria di “Tomar” (GPS= N=39°36’12,50” O=08°24’54,50" m. 55 s.l.m.), ci avviamo a piedi verso la collina sulla quale si trova la “Fortezza dei Templari”. In circa 20 minuti (un chilometro circa) siamo davanti all’ingresso. Qui c’è anche un parcheggio, ma solo per autovetture e bus, ma qualche camper è salito fino qui; se si è da soli si può tentare di salire ma in gruppo non è consigliabile, queste sono le coordinate del parcheggio (GPS= N=39°36’14,00” O=08°25’02,30" m. 110 s.l.m.), Qualche foto nel cortile da cui si accede alla visita a pagamento e ci mettiamo in coda alla biglietteria. Dopo circa 15 minuti di coda riusciamo ad entrare (costo ingresso € 6,00). Il “Castello Templare” e il “Convento dei Cavalieri di Cristo di Tomar” sono stati riconosciuti, nel 1983 dall’UNESCO, “Patrimonio dell’Umanità”. Questo vasto complesso monumentale, edificato su un antico luogo di culto romano, ci racconta sette secoli di storia del “Portogallo” e i momenti più salienti della storia d’Occidente. Narra la leggenda che, nel 1160, i cavalieri giunti sul posto scelsero un monte per edificarvi un castello e il nome che gli avrebbero dato: “Tomar”. Nel 1314, l’Ordine del Tempio fu estinto a causa delle persecuzioni del re di Francia, Filippo il Bello. Ma grazie a D. Dinis, nel 1319 le persone, i beni e i privilegi furono completamente integrati in un nuovo ordine - la “Milizia dei Cavalieri di Cristo” - che insieme all’Infante D. Henrique avrebbe sostenuto la nazione portoghese nella grande impresa delle scoperte marittime del XV e XVI secolo. Il “Castello di Tomar” divenne quindi Convento e sede dell’Ordine e l’Infante Navigatore loro Governatore e Amministratore perpetuo. Terminata la visita usciamo dal lato opposto dal quale siamo entrati e qui troviamo due bancarelle che vendono frutta fresca e secca, così cogliamo l’occasione per acquistare un po’ di prodotti locali. Scendiamo dalla collina percorrendo la stessa strada dell’andata e una volta arrivati a metà della scalinata scendiamo direttamente verso il centro storico, nei vicoli della cittadina. Arriviamo così in “Praça da República”, sulla quale si affacciano il “Palàcio del Municipio” e la “Igreja de São João Baptista”, che visitiamo all’interno. Proseguiamo e seguiamo le indicazioni per la “Sinagoga e Museo Ebraico (Abracão Zacuto)” che visitiamo (ingresso gratuito). È ormai ora di pranzo e insieme a Nevio e Rossella, Mario e Daria, Sergio e Nadia, ci fermiamo in centro al “Ristorante Piri-Piri”, Rua dos Moínhos, 54, dove mangiamo specialità portoghesi, abbondante ed economico. Torniamo velocemente ai camper e alle 14,30 partiamo in direzione “Batalha”, dove arriviamo dopo circa un’ora di viaggio, seguendo la IC-9. Parcheggiamo nel parcheggio del centro sportivo (GPS= N=39°39’44,50” O=08°49’23,90" m. 65 s.l.m.), vicino al “Monastero di Batalha” e ci avviamo a piedi all’ingresso del complesso monastico www.mosteirobatalha.gov.pt . Anche questo sito è stato inserito, nel 1983 nei siti “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO. Il “Monastero di Batalha” è un mirabile e spettacolare esempio di architettura gotica, un mix di merletti di pietra, pinnacoli, archi e balaustre di una incantevole tonalità ambrata che si accende al tramonto. Il monastero sorge nel punto in cui João de Castillo affrontò in inferiorità numerica le truppe castigliane riportando una clamorosa vittoria (costo ingresso € 6,00). Il Monastero è circondato da una piccola cittadina molto vivace e tutto intorno ci sono negozi di souvenir, bar e ristoranti tipici. Terminata anche questa visita riprendiamo i nostri mezzi e ci incamminiamo verso “Foz do Arelho”, splendida località di mare. Prendiamo in direzione sud la IC-2 fino ad “Alcobaça” quindi la IC-9 fino ad incrociare l’autostrada A-8 che seguiamo fino a “Caldas da Rainha” uscita N. 19 e seguiamo poi in direzione di “Foz do Arelho”, dove arriviamo al Camping Orbitur Foz do Arelho (GPS= N=39°25’49,60” O=09°12’02,30" m. 40 s.l.m.) alle 18,30 http://www.orbitur.pt/camping-orbitur-foz-do-arelho. Campeggio molto grande immerso in una splendida pineta con bella piscina e ottimi servizi.

 

12° giorno 14 agosto 2017 (Foz do Arelho km 0)

 

Oggi giornata di riposo per gli autisti e i nostri camper! Purtroppo la giornata non è delle migliori, infatti il sole non si vede, è molto nuvolo e speriamo che non piova      ! Siamo sulla “Laguna di Obidos”, sul mare, uno specchio d’acqua che si estende per circa 7 km2 con una profondità compresa tra 1 e 5 metri. La laguna è popolata da molte specie di uccelli ed è una risorsa ittica notevole. Il campeggio si trova un po’ arretrato rispetto al mare, così ci dividiamo in piccoli gruppi e, chi a piedi e chi in bicicletta, andiamo fino alle spiagge che distano circa 40 minuti a piedi e 10 minuti in bicicletta. “Foz do Arelho” (GPS= N=39°26’00,10” O=09°13’41,30" m. 0 s.l.m.) è una città balneare e sul lungomare troviamo molti bar e ristoranti che fiancheggiano le spiagge. Passeggiamo sulle grandissime e profondissime spiagge molto affollate. Ci fermiamo per un po’ di spesa nei vari negozi e rientriamo per il pranzo al campeggio. Dopo pranzo usciamo ancora per una passeggiata in bicicletta e, usciti dal campeggio ritorniamo alle spiagge, ma anziché fermarci, saliamo sulla strada panoramica per goderci lo spettacolo dall’alto. Anche con il cielo plumbeo lo spettacolo dall’alto è gratificante! Scendiamo e ci fermiamo in uno dei bar sul lungomare per un gelato. È quasi ora di cena e ci avviamo verso il campeggio, non prima di avere ispezionato la grande area camper attrezzata, proprio sul mare (GPS= N=39°25’43,10” O=09°13’16,90" m. 0 s.l.m.), che potrebbe tornarci utile in un prossimo viaggio.

 

13° giorno 15 agosto 2017 (Foz do Arelho – Obidos – Lisbona km 105)

 

Oggi lasciamo questa bella località balneare e ci trasferiamo a “Lisbona”, ma prima andremo a visitare l’antica cittadina di “Obidos” www.obidosportugalguide.com . La giornata si presenta ancora nuvolosa, alle 8,00 usciamo dal campeggio e seguendo le indicazioni, arriviamo in brevissimo tempo al parcheggio, per camper, appena fuori dall’ingresso al borgo (GPS= N=39°21’20,50” O=09°09’30,10" m. 55 s.l.m.). Per chi fosse interessato qui c’è anche un’area attrezzata per camper (GPS= N=39°21’23,10” O=09°09’23,80" m. 55 s.l.m.). Ci avviamo verso la porta di accesso al borgo e ci fermiamo davanti all’ufficio turistico dove ci incontriamo con la nostra guida “Gabriel” che starà con noi per tutto il periodo del nostro soggiorno a “Lisbona”. Dopo le presentazioni ci avviamo all’ingresso della cittadina, che è ancora deserta (i turisti non sono ancora arrivati). Entriamo dall’ingresso principale della città: la “Porta da Vila” che contiene una splendida cappella in mattonelle che sovrasta il passaggio principale. Le mattonelle smaltate blu e bianche del XVIII secolo, chiamate “Azulejos”, raffigurano la passione di Cristo, mentre il soffitto raffigura la corona di spine. La “Porta da Vila” passa attraverso due basse entrate che sono state scaglionate per impedire un assalto diretto e che sono abbastanza basse da impedire l’accesso ad assalitori a cavallo, seguendo il classico progetto dei castelli portoghesi del tardo gotico. Iniziamo camminando nella “Rua Direita” che è la via principale di “Obidos”, fiancheggiata da una serie di negozi, la maggior parte dei quali pensata esclusivamente per i turisti, ma negli stessi si vendono un’ampia gamma di souvenir interessanti e oggetti tradizionali. Troviamo molti ristoranti e bar che offrono un assaggio (che naturalmente assaggiamo e acquistiamo) del liquore tipico di “Obidos”: la “Ginja de Obidos”, che è un liquore alla ciliegia che viene prodotto nella regione di “Obidos” e che viene servito in piccole tazze di cioccolato, che possono essere mangiate dopo aver bevuto il liquore. Arriviamo così nella piazza principale: “Praça Santa Maria” sulla quale si affaccia la rinascimentale “Igreja de Santa Maria”, con un bel portale e interno a tre navate rivestito di “Azulejos” del seicento. Nella piazza, al centro, c’è un pilastro di pietra (il “Pelourinho de Obidos”) che fu donato ad “Obidos” dalla regina Eleonora nel 1492. Il pilastro fu usato per impiccare i criminali ed è quindi chiamato la “Gogna di Obidos”. Proseguiamo fino alla fine della “Rua Direita” ed arriviamo al “Castello” manuelino, oggi trasformato in “pousada” (lussuoso albergo). La nostra guida Gabriel ci saluta e ci da appuntamento per domani mattina al campeggio di “Lisbona”. Il tempo migliora decisamente ed esce un caldo sole che ci permette di vedere il borgo completamente illuminato, ma purtroppo ormai c’è l’invasione dei turisti arrivati con moltissimi bus e quasi si ha difficoltà a camminare. Il gruppo si divide, e proseguiamo la visita a piccoli gruppi per pranzo c’è chi torna ai camper e chi si ferma nel borgo. Nel pomeriggio proseguiamo la visita camminando sulle “Muralhas”, la cinta muraria della città e dedicando del tempo agli acquisti. Alle 15,30, dopo aver fatto rifornimento proprio di fronte al parcheggio proseguiamo il nostro percorso verso “Lisbona” seguendo l’autostrada A-8 e dopo circa due ore di viaggio arriviamo al campeggio che ci ospiterà per ben 5 notti: il Camping Lisboa www.lisboacamping.com (GPS= N=38°43’29,40” O=09°12’28,60" m. 85 s.l.m.). Campeggio grandissimo, come deve essere per un campeggio di una capitale europea, con servizi buoni e tutti i servizi: bar, ristorante, market e piscina, con fermata del bus per il centro all’uscita del campeggio. Unico neo le piazzole per lo scarico e il carico sono in un angolo del campeggio e se si è parcheggiati dalla parte opposta è un viaggio! Questa sera cena tutti insieme all’aperto.

 

14° giorno 16 agosto 2017 (Lisbona in bus e a piedi km 0) www.lisboa.net

 

Oggi ci aspetta la prima delle due giornate di visita guidata della capitale del “Portogallo”. Alle 9,00 fuori dal campeggio ci aspetta il nostro bus e la nostra guida “Gabriel”. Dopo circa 45 minuti di strada scendiamo nei pressi della “Torre de Belém”, siamo nel quartiere di “Belém”, una delle zone più celebri della città, dove si concentra un gran numero di monumenti storici. Qui ammiriamo, dall’esterno, la “Torre di Belém”, un capolavoro dell’arte manuelina e simbolo della città, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Sull’altra riva del “Tago” possiamo ammirare la statua del “Cristo Rei” nel comune di “Almada”. Poco più avanti troviamo il “Museu do Combatente” e la “Capela e Memorial”. Ritorniamo verso la “Torre de Belém” e proseguiamo sul lungo mare fino in “Padrão Dos Descobrimentos” dove, sulla riva del “Tago” troviamo un moderno monumento: il “Monumento Padrão Dos Descobrimentos”, alto 54 metri, costruito nel 1940 per l’Esposizione del Mondo Portoghese e dedicato alle imprese della marineria e rappresenta un gruppo di uomini sulla prua di una nave; il primo di loro è “Enrico il navigatore”. Nel grande spiazzo dietro il monumento troviamo la “Rosa dos Ventos”, disegnata in onore del “Principe Henry” il navigatore del Portogallo, nel 1960, questo è un’ opera d'arte che commemora le conquiste, i numerosi esploratori e avventurieri famosi in “Portogallo”. Attraversiamo la strada e ci troviamo di fronte al “Mosterio dos Jerónimos de Belém”, il monumento più importante di “Lisbona”, capolavoro dell’arte manuelina e Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Il frontale della Chiesa è impacchettato per restauri e non possiamo ammirarlo nella sua interezza. Entriamo nella “Igreja de S. Maria di Belém”. La Chiesa, di aspetto gotico, ha una pianta a croce latina con tre navate di uguale altezza unite da un soffitto sorretto da sei colonne; una luce soffusa penetra dalle finestre della Chiesa. Al suo interno sono custodite le tombe dell’esploratore “Vasco de Gama” e del poeta “Luís Vaz de Camões”; di notevole pregio anche il coro, con sedili in legno finemente scolpiti  https://www.lisbona.info/monastero-dos-jeronimos/ . Terminata la visita proseguiamo, sempre a piedi, ed in breve arriviamo alla “Pasticceria Pasteis de Belém” www.pasteisdebelem.pt , dove ci fermiamo per una dolce pausa! Infatti entriamo e ci deliziamo con i famosissimi dolci conosciuti fin dal 1837 secondo una vecchia ricetta del “Mosterio dos Jerónimos”. Proseguiamo, sempre a piedi fino al “Museu Nacional dos Coches” www.museudoscoches.pt , facciamo i biglietti (€ 8,00) ed entriamo per la visita. Il museo è stato di recente spostato come sede in questa nuova e moderna, e più ampia sede. È dal 1905, anno della sua istituzione, che vengono raccolte le carrozze della famiglia reale portoghese che è stata poi ampliata negli anni con altre carrozze di proprietà della Chiesa e altre provenienti da collezioni private. Alle 13.15 usciamo dal museo e la fame fi fa sentire! Torniamo indietro verso la zona dei ristoranti e ci dividiamo in piccoli gruppi. Noi ci fermiamo al “Restaurant Mamma Donna” dove mangiamo, ovviamente, del pesce e beviamo ottima birra! Dopo pranzo ci aspetta il nostro autista e con la nostra guida “Gabriel” andiamo al “Museu Nacional de Arte Antiga” www.museudearteantiga.pt . Il museo (€ 6,00) si trova al di fuori del quartiere di “Belém” ed è il museo d’arte più importante del “Portogallo” ed è allestito nel seicentesco “Palazzo del Conte Alvor”. Il patrimonio è composto da più di 40.000 oggetti rappresentanti pittura, scultura, gioielli e arti decorative, provenienti dall’Europa, dall'Africa e dall'Oriente. Alcune delle opere più importanti sono: il “Trittico di S. Antonio”, la “Statua di Bodhisattva” e il “Polittico di São Vicente”. La giornata è stata davvero intensa e ricca visite. Alle 18,00 siamo nuovamente al campeggio

 

15° giorno 17 agosto 2017 (Lisbona in bus e a piedi km 0) www.lisbona.info

 

Seconda giornata di visita della capitale del “Portogallo”. Alle 9,00, puntuale come ieri, troviamo alla reception del campeggio il nostro bus e la nostra guida “Gabriel”. Anche oggi la giornata è stupenda e il caldo comincia a farsi sentire già dalle prime ore della mattinata. La prima tappa di oggi è sulla collinetta che domina “Lisbona”, in cima al “Parque Eduardo VII” sul belvedere dominato dal monumento con fontana dedicati alla rivoluzione del 25 aprile Qui scendiamo dal bus e ammiriamo la città dall’alto con la vista che spazia sulla “Baxia”, sul “Fiume Tago” e sul parco fino alla “Praça Marquês de Pombal” con al centro. Il parco è il più grande parco nel centro di “Lisbona” dedicato a “Re Edoardo VII d’Inghilterra” in onore della sua visita del 1903 per consolidare l'alleanza anglo-portoghese. Riprendiamo il bus e scendiamo dalla collina fino alla ”Praça do Comercio”, da dove proseguiamo a piedi salendo per le strette vie e scalinate della città fino alla “Sé Patriarcal (la Cattedrale di Lisbona)” www.patriarcado-lisboa.pt . Entriamo per la visita in questa bella Cattedrale, sede del cardinale-patriarca della città, eretta nel XII secolo per volere di “Dom Alfonso Enriques”, primo sovrano portoghese, dove sorgeva la più importante moschea cittadina in seguita alla riconquista cristiana di “Lisbona”. Appena entrati troviamo, a sinistra, la “Capela Baptismal” del XVII secolo, proseguiamo fino al “Chiostro” del XIV secolo. Poco prima dell’uscita sulla sinistra si accede al “tesoro” dove è esposto l’”Ostensorio” di Dom Joao V offerto dal re alla Cattedrale. Usciamo dalla Cattedrale e ci immergiamo nel traffico, infatti davanti all’entrata c’è veramente molto traffico sia di auto che di pedoni, qui la strada qui è molto stretta e passa anche il famoso “tram N. 28”, inoltre ci sono parcheggiati moltissimi tuk-tuk www.tukdreams.pt oppure www.tuktukfuntours.pt  con i quali si può fare un giro turistico della città!. Proseguiamo a piedi ed in breve arriviamo alla “Igreja de Sant Antònio da Sé” www.stoantoniolisboa.com situata in una piccola piazzetta dove c’è anche una statua del Santo. La tradizione vuole che in questo luogo, dove è stata costruita la Chiesa alla fine del ‘700, originariamente ci fosse la casa natale di “Sant’Antonio”, meglio conosciuto come “Sant’Antonio da Padova”, città in cui morì il Santo. All’interno della Chiesa troviamo la “Cripta”, visitata anche da “Paolo VI”, dove nacque “Sant’Antonio”. La Chiesa è gremita di fedeli asiatici in quanto è in corso una funzione religiosa per la loro comunità. Proseguiamo nella visita della città e, sempre camminando per le strette vie e salendo sulle scalinate, passiamo davanti ai resti del “Teatro Romano” e saliamo fino al “Castelo de São Jorge” www.castelodesaojorge.pt (€ 8,50). Entriamo nei cortili del castello e saliamo nel punto più alto sulle mura (quasi completamente percorribili) da dove si ha una vista panoramica sulla città con il “Ponte 25 de April” (inaugurato nell’agosto del 1966, il Ponte 25 Abril è lungo 2 chilometri e 277 metri – solo la campata principale raggiunge il chilometro e 12 metri – e ha fondamenta ancorate alla roccia basaltica che si trova a 80 metri sotto il letto del fiume. Il suo nome ricorda la rivoluzione dei garofani che nel 1974 ripristinò la democrazia nel paese) e il “Ponte Vasco da Gama” (lungo 17,5 chilometri vanta una tecnica di costruzione tra le più moderne; il tracciato del ponte non è perfettamente rettilineo, ma ascendente e discendente e, percorrendo le parti più basse, si ha la sensazione di viaggiare in auto sull’acqua) www.lusoponte.pt e poi la ”Praça do Comercio” e la “Igreja e Museo del Carmo”. Il castello è formato da una complessa serie di fortificazioni edificate attorno al colle che fu sede dei primi insediamenti romani, visigoti e arabi. Il castello non ha sale interne da visitare. Scendiamo a piedi fino a “Praça dom Pedro IV”, detta anche “Rossio”, la parte centrale della città bassa. È ora di pranzo e ci dividiamo in piccoli gruppi, noi andiamo con Gabriel al Ristorante Leão d’Ouro www.restauranteleaodouro.com.pt , ristorante davvero ottimo con piatti abbondanti e cucinati in modo esemplare, locale raffinato. Dopo pranzo l’appuntamento è ancora una volta in “Praça dom Pedro IV” per proseguire con le visite previste. Usciamo dal centro e ci spostiamo verso i quartieri orientali fino al “Museu Nacional do Azulejo” (€ 5,00) www.museudoazulejo.gov.pt . Il museo è alloggiato nel “Convento della Madre de Deus”, fondato nel 1509 e ampliato nel settecento, offre una grande esposizione di “Azulejos” di varie epoche. Ultima tappa della giornata è il “Parque das Naçõnes” www.portaldasnacoes.pt con l’”Oceanarium” e i “Jardins d’Agua”, situato sulla riva destra del “Tago” occupa l’area che un tempo ospitava il porto fluviale mercantile. Nel 1998, in occasione dell’ “EXPO” l’area è stata trasformata in una delle più avveniristiche zone di “Lisbona”. Oggi è una zona molto “in” con appartamenti di lusso e un imponente centro commerciale. Ne approfittiamo per andare alla stazione della metropolitana “Oriente (Vermelha)” per l’acquisto dei biglietti giornalieri (€ 6,65) per il trasporto urbano che utilizzeremo dopo domani nella visita libera della città. Riprendiamo il nostro bus, ma prima di rientrare in campeggio l’autista ci accompagna in una macelleria dove acquistiamo della carne per la grigliata che faremo questa sera! Dopo la doccia ci prepariamo per la gran grigliata. Prepariamo tutti i tavolini imbanditi con aperitivo e stuzzichini, monto il barbeque e comincio a cuocere la carne, tutto spettacolare e naturalmente limoncello, nocino, ginepro e grappe per concludere la serata.

 

16° giorno 18 agosto 2017 (Sintra – Cabo da Roca – Estoril – Cascais in bus e a piedi km 100)

 

Dopo due giorni di visita di “Lisbona” oggi ci aspetta un tour nei dintorni della capitale. Alle 9,00, davanti al campeggio, ritroviamo il nostro autista e la nostra guida Gabriel. Il tempo e bellissimo e splende un caldo sole. In poco più di mezz’ora siamo a “Sintra” www.cm-sintra.pt . La città è presa d’assalto dai turisti e dobbiamo scendere molto velocemente dal nostro bus. Siamo proprio in centro e davanti al “Palacio National de Sintra” www.parquesdesintra.pt  (GPS= N=38°47’50,80” O=09°23’25,90" m. 220 s.l.m.). Attraversiamo la strada ed iniziamo così la visita di questo complesso di costruzioni caratterizzato da due enormi camini conici. Il nucleo centrale gotico-moresco fu costruito nel XIV secolo da Dom João I ed è in stile gotico-moresco, mentre gli ampliamenti, sono in stile manuelino, sotto Dom Manuel I. Terminata la visita abbiamo tempo libero per girare per le viuzze della cittadina e ci fermiamo con Nevio & Rossella in un bar del centro per un caffè ed assaggiare i dolci tipici del luogo. Purtroppo non abbiamo tempo per visitare anche  il “Palàcio da Pena” circondato da un grandissimo parco all’inglese, che vediamo dal piazzale del “Palacio National de Sintra” e si trova più in alto di circa 500 metri.  Alle 11,30 abbiamo appuntamento con la nostra guida e con l’autista. C’è un traffico pazzesco e i bus sono tutti in fila sulla strada perché non c’è spazio per fermarsi. Comunque saliamo sul bus e proseguiamo la nostra escursione in direzione “Cabo da Roca” dove arriviamo alle 12,15 circa dopo aver percorso circa 20 chilometri. Il tempo mano a mano che ci avviciniamo alla meta cambia e diventa freddo con molto vento e siamo immersi nella nebbia. Dal parcheggio del “Cabo da Roca” (GPS= N=38°46’49,30” O=09°29’55,90" m. 150 s.l.m.) iniziamo l’escursione sulle falesie del capo con un vento veramente pazzesco! Fa freddo e non si vede praticamente nulla ma riusciamo comunque a fare la foto sotto l’obelisco commemorativo del capo. La nostra guida ci spiega che purtroppo in questo luogo è molto facile che il tempo sia brutto; siamo nel punto più occidentale dell’”Europa continentale”. Il paesaggio ovviamente è brullo e desolato e troviamo solo un bar/ristorante che serve da riparo ai turisti nelle giornate come oggi, battute da un vento gelido. Ci fermiamo poco e alle 12,40 riprendiamo il viaggio verso “Cascais”, ma ci fermiamo prima alla “Boca do Inferno” (GPS= N=38°41’26,60” O=09°25’50,90" m. 30 s.l.m.), percorrendo tutta la costa. É un luogo di spettacolare bellezza e costantemente visitata da turisti nazionali e stranieri. Questa grotta, come altre più piccole, si è formata nel corso dei secoli con l'azione della forza del mare e con l'azione dell'acqua piovana. Alle 13,15, un po’ affamati, scendiamo dal bus a “Cascais” www.cascais-portugal.com , ci dividiamo in piccoli gruppi per la pausa pranzo. Noi andiamo con Gabriel da “Dom Manolo Dos Frangos” (GPS= N=38°41’54,20” O=09°25’13,80" m. 0 s.l.m.), un ristorante dove pranzano oltre ai turisti, anche i locali. Mangiamo naturalmente del pesce ed il prezzo è davvero economico. Dopo pranzo ci rechiamo sulla “Praia de Ribeira” (GPS= N=38°41’49,30” O=09°25’11,60" m. 0 s.l.m.), la spiaggia nel centro cittadino. Proseguiamo poi nella visita delle vie della città e passiamo davanti alla chiesa principale della città: “Nossa Senhora da Assunçao”.  Alle 17,00 riprendiamo il cammino e passando da “Estoril”, che è la più nota località turistica del comune di “Cascais” con molti locali, bar, ristoranti e un casinò, seguendo sempre la costa, arriviamo al campeggio di “Lisbona” che ci ospiterà per la quarta notte consecutiva.

 

17° giorno 19 agosto 2017 (Lisbona a piedi km 0)

 

Sempre bel tempo! Oggi giornata libera, potremo girare “Lisbona” in piena libertà. Utilizziamo così il biglietto giornaliero compralo l’altro ieri e alle 8,00 usciamo dal campeggio dove, a pochi passi dall’uscita, c’è la fermata del bus N. 714 che ci porterà in centro. Siamo usciti presto per poter prendere il famoso “tram N. 28” il più presto possibile per evitare il grande affollamento e soprattutto i borseggiatori! Scendiamo alla fermata “Corpo Santo” (GPS= N=38°41’49,30” O=09°25’11,60" m. 0 s.l.m.) e percorriamo il breve tratto che ci divide dalla fermata “Cais do Sodré” (GPS= N=38°42’22,40” O=09°08’41,90" m. 0 s.l.m.) della metropolitana linea “verde” che in 3 fermate ci porta alla fermata “Martim Moniz” (GPS= N=38°42’55,60” O=09°08’09,90" m. 30 s.l.m.) la grande piazza dove c’è il capolinea del tram N. 28. Scendiamo e ci avviamo alla fermata del tram e con nostro grande stupore ci accorgiamo che c’è già una lunghissima coda! Aspettiamo circa 20 minuti prima di riuscire a salire sul famoso “tram N. 28”. Una volta preso posto a sedere iniziamo il percorso su e giù per le strette vie di “Lisbona” dove in alcuni punti i tram viaggiano a senso unico alternato. Dopo circa 50 minuti di percorso, arriviamo al capolinea opposto “Campo de Ourique (Prazeres)” (GPS= N=38°42’51,60” O=09°10’09,20" m. 105 s.l.m.). Noi prendiamo il bus N. 709 per Restauradores (ROSSIO-Centro) e scendiamo al capolinea in “Praça dos Restauradores” (GPS= N=38°42’56,60” O=09°08’31,20" m. 50 s.l.m.) è l'obelisco che si trova al centro e ai cui piedi si trovano due figure di bronzo rappresentanti la Vittoria (con una palma e una corona) e la Libertà. I nomi e le date incise su entrambi i lati dell'obelisco sono quelle delle battaglie della guerra di Restaurazione portoghese. È ormai l’una e quindi ora di pranzo e in piazza troviamo l’”Hard Rock Café” proprio di fronte alla fermata. All’”Hard Rock Cafè” si mangia sempre bene in qualsiasi località ti trovi: carne alla griglia e birra e naturalmente dopo il pranzo ne approfittiamo per lo shopping. Dopo pranzo iniziamo con l’”Elevador da Glòria”, (GPS= N=38°42’58,10” O=09°08’33,60" m. 40 s.l.m.) una funicolare (compresa nel prezzo del biglietto giornaliero), tra le più conosciute della capitale, che sale fino al “Barrio Alto” al “Miradouro de São Pedro de Alcântara”, un giardino da dove è un punto panoramico con ampie vedute sulla città. Ma purtroppo sono in corso lavori e non è possibile godere del panorama, così scendiamo quasi subito, a piedi, ed arriviamo in “Praça de D. Pedro IV”  meglio conosciuta come “Piazza del Rossio” o semplicemente “Rossio”, con il “Teatro Nacional de Dona Maria II” ed è il centro nevralgico di Lisbona da sei secoli e si trova sul confine nord del quartiere Baixa. Proseguiamo per “Rua do Carmo” (pedonale) ed arriviamo all’”Elevador de Santa Justa” (GPS= N=38°42’43,60” O=09°08’21,70" m. 30 s.l.m.) (anche questa compresa nel prezzo del biglietto giornaliero). Lunghissima fila per salire, quasi un’ora! Finalmente si sale arrivati in cima all’ascensore, c’è da pagare un biglietto supplementare da € 1,50 per salire, a piedi, sulla terrazza panoramica, da dove si ha un grandissimo panorama a 360° sulla città, ne vale veramente la pena! La giornata è limpidissima e ci gustiamo la città dall’alto con tutto la foce del “Tago”, il “Cristo Rei”, il “Castelo de São Jorge”, la “Sé Patriarcal (la Cattedrale di Lisbona)”, il “Parque Eduardo VII”, il “Convento e museo del Carmo” e il “Teatro Nacional de Dona Maria II”. Ci fermiamo un po’ e scattiamo parecchie foto. Percorriamo la passerella che ci permette di scendere dall’ascensore ed usciamo davanti al “Convento e museo del Carmo”, siamo un po’ stanchi ed accaldati e ci fermiamo  nei giardini di “Largo do Carmo” in uno dei tanti bar all’aperto per una birra e qui assistiamo a uno spettacolo dei tanti artisti di strada. Sono le 17,30 e cominciamo a scendere verso la “Rua Augusta” l’arteria pedonale principale della città, ricca di negozi, bar e ristoranti. Passeggiamo per questo largo viale fino in fondo e attraversiamo l’”Arco Triunfal da Rua Augusta” e arriviamo così in ”Praça do Comercio”, la grandissima piazza (dimensioni circa 200 x 180 metri) che per posizione e progetto è tra le più interessanti d’”Europa” che si affaccia sulle rive del “Fiume Tago”.  Passeggiamo un po’ sul lungo “Tago” e ammiriamo questa grade piazza in attesa di Gabriel, la guida che ci ha accompagnato nei giorni scorsi nella visita della città che incontriamo alle 18,00 in un bar della piazza perché ieri un componente del gruppo ha dimenticato il suo cellulare sul bus e Gabriel gentilmente lo sta riportando. Beviamo insieme un aperitivo in attesa di incontrarci con 3 equipaggi per la cena che abbiamo prenotato al “Club del Fado” www.clube-de-fado.com (GPS= N=38°42’34,70” O=09°07’52,20" m. 40 s.l.m.). I nostri compagni di viaggio arrivano puntuali, salutiamo e ringraziamo Gabriel, e ci avviamo a piedi verso il locale. Arriviamo al locale che non è ancora aperto e dobbiamo aspettare qualche minuto. Ci accomodiamo e ci immergiamo nell’atmosfera. Mangiamo molto bene e beviamo dell’ottimo “vino verde”. Lo spettacolo è per turisti, ma ne vale la pena se non si è mai assistito a questo spettacolo, si susseguono tre artisti due uomini e una donna. (€ 70,00 a testa compreso il vino). Alle 22,30 ci facciamo chiamare due taxi che ci accompagnano in campeggio in circa mezzora (7,50 a testa).

 

18° giorno 20 agosto 2017 (Lisbona – Capo Espichel – Cabo de São Vincente – Sagres km 420)

 

Oggi la tappa ci porterà ad attraversare tutta la regione dell’ “Alentejo” e arriveremo nella regione più meridionale del “Portogallo”: l’ “Algarve”. Anche oggi splende il sole e il caldo si fa sentire. Alle 7,30 usciamo dal campeggio di questa bella città, che ci ha sorpreso con le sue bellezze, e ci dirigiamo verso la A-5, che imbocchiamo e che seguiamo fino all'uscita N. 1 con l’innesto dell’autostrada A-2 (E1). All’uscita N. 2 seguiamo la N-378 fino a “Sesimbra” www.sesimbraportugal.net dove prendiamo la N-379 fino a “Cabo Espichel”, dove parcheggiamo nel grande parcheggio (dove è ammessa anche la sosta notturna dei camper) (GPS= N=38°25’12,00” O=09°12’46,00" m. 130 s.l.m.) davanti al “Santuario de Nossa Senhora do Cabo Espichel”. Il “Santuario de Nossa Senhora” è la chiesa barocca che si trova sul ciglio delle scogliere di “Cabo Espichel”. L’esterno della chiesa è davvero unico, poiché ci sono due lunghe file di piccole stanze che furono costruite per dare alloggio ai pellegrini che si recavano a “Cabo Espichel”. Queste file di alloggi erano chiamate “Casa dei Ceri”, ma spesso venivano chiamate semplicemente “ostelli”! Sembra che la chiesa sia stata fatta costruire dal re Dom. Pedro II nel 1701 e venne consacrata nel 1707. L’interno segue il semplice design barocco e gran parte del marmo fu estratto dalle colline della Serra Arrábida. Il piccolo edificio dall’altra parte del cortile è chiamato la “Casa de Agua” (casa dell’acqua) ed era il punto di uscita dell’acqua dall’acquedotto. Purtroppo la chiesa è chiusa e non possiamo visitarla al suo interno. Ci spostiamo quindi al parcheggio del “Faro di Cabo Espichel” (non visitabile) e parcheggiamo nel parcheggio davanti (GPS= N=38°24’56,40” O=09°12’57,10" m. 130 s.l.m.) e passeggiamo anche qui sulla scogliera a picco sul mare. Il “Faro di Cabo Espichel” è uno dei fari più importanti sulla costa di “Lisbona”, infatti l’estremità sudoccidentale della “Penisola di Setubal” è nota per gli incidenti in mare, poiché ci sono poche grandi città ad illuminare la costa e la regione è soggetta a violente tempeste atlantiche. Il faro esiste fin dal 1430, ma l’attuale torre esagonale in muratura di 32 metri risale al 1790. Nelle notti serene, la luce del “Faro di Cabo Espichel” può essere vista a 22 miglia di distanza sul mare. Terminata la visita ripercorriamo in parte la strada dell’andata fino all’autostrada A-2 (E1) che seguiamo fino all’innesto con la A-22. Seguiamo la A-22 verso ovest fino a “Bensàfrim” dove l’autostrada finisce. Da questo punto seguiamo la N-120 fino all’innesto con N-268, prendiamo quindi verso sud in direzione “Carrapateira”. Poco prima della cittadina troviamo sulla destra l’indicazione per la “Praia da Bordeira” (coordinate del parcheggio nei pressi della spiaggia: GPS= N=37°11’34,00” O=08°54’09,00" m. 0 s.l.m.), ma purtroppo data l’ora e la giornata festiva (è domenica) non riusciamo a parcheggiare i camper, anzi abbiamo parecchi problemi ad invertire la marcia e tornare sulla N-268! La bellissima “Praia da Bordeira” possiede un arenile molto spazioso che con la bassa marea aumenta considerevolmente, trasformandolo in uno dei più grandi dell' ”Algarve”. Qui sfocia un fiume che talvolta forma un bacino, molto apprezzato dai bambini. È veramente un peccato che non riusciamo a fermarci e goderci questo bel luogo, speriamo di essere più fortunati con la prossima spiaggia! Ritornati sulla N-268 ci dirigiamo verso sud, attraversiamo la cittadina di “Carrapateira” e in poco più di 5 chilometri siamo alla deviazione per la “Praia do Amado”. Per evitare l’eventuale problema dell’inversione dei camper in caso di non possibilità di parcheggio, noi proseguiamo e gli altri equipaggi si fermano sulla strada ad aspettare. Arriviamo al parcheggio (GPS= N=37°10’10,00” O=08°54’04,00" m. 0 s.l.m.), ma anche qui abbiamo lo stesso problema e quindi ritorniamo sulla N-268, dove ci attendono gli altri e proseguiamo per “Cabo de São Vincente”. La “Praia do Amado” è considerata una delle migliori spiagge portoghesi per il surf, infatti è frequentata da surfisti provenienti da tutta “Europa” e ospita spesso prove di competizioni internazionali. Ma non sono solo i più esperti a venire qui, giacché la località offre anche diverse scuole che insegnano a praticare questo sport. Molto frequentata nei mesi estivi, la “Praia do Amado” è molto attrezzata per i turisti, con bar e piccoli ristoranti con attrezzature balneari. In poco più di mezzora siamo a “Sagres” che attraversiamo e proseguiamo fino a “Cabo de São Vincente” dove arriviamo all’affollatissimo parcheggio (GPS= N=37°01’26,00” O=08°59’41,00" m. 60 s.l.m.) alle 17,15 circa. Qui sorge il forte e il convento di fondazione cinquecentesca, ricostruiti all’inizio del seicento. I bianchi edifici sono stati riattati nel 1846 per ospitarvi le installazioni di servizio del faro e si riconosce ancora il perimetro del chiostro, mentre il faro del 1904 si eleva sopra la parte absidale dell’antica chiesa. Passeggiamo in mezzo alle bancarelle e camminiamo sulle scogliere ed entriamo nella zona del faro (non visitabile) da dove si gode di un ampio panorama. Alle 18,00 risaliamo sui nostri mezzi e percorriamo I pochi chilometri che ci dividono dal Campsite Orbitur Sagres (GPS= N=37°01’21,90” O=08°56’44,50" m. 20 s.l.m.) www.orbitur.com/campsite-orbitur-sagres.

 

19° giorno 21 agosto 2017 (Sagres giornata di relax: mare & sole km 0)

 

Un’altra giornata di riposo per gli autisti. Siamo a “Sagres” www.sagresonline.com  nell’ “Algarve” www.algarve-tourist.com la regione più meridionale del “Portogallo” continentale. La giornata è libera e ognuno si organizza per il meglio, alcuni escono con il camper e si recano su una delle bellissime spiagge, altri escono con le biciclette. Noi decidiamo di esplorare tutta la zona in moto. Usciamo di buon mattino ed iniziamo con la “Fortaleza de Sagres” http://www.monumentosdoalgarve.pt/pt/monumentos-do-algarve/fortaleza-de-sagres  (ingresso € 3,00) (GPS= N=37°00’05,60” O=08°56’51,40" m. 40 s.l.m.).. Entriamo dal portale sormontato dallo stemma del Conte de Vale dos Reis. Dall’interno, oltre allo spettacolare panorama sul mare e su “Cabo de São Vicente”, si possono riconoscere le costruzioni ancora oggi presenti, la torre cisterna, una muraglia frangivento, le antiche abitazioni e alloggiamenti e la chiesa parrocchiale di “Nossa Senhora da Graça”. Uno degli elementi che suscita più interesse nei visitatori è l’enorme rosa dei venti tracciata sul suolo con pietre, di ben 43 metri di diametro. Nella sua lunga storia, a causa del luogo strategico in cui sorge, sulla costa portoghese, si ricorda l’attacco del corsaro Drake nel 1587, quando il regno del “Portogallo” era ancora sotto il dominio del re Filippo II di Spagna. Per la visita si segue un percorso su passerella in senso antiorario, fino alla punta estrema da dove si ha una bellissima vista su alcune delle bellissime insenature con le relative spiagge. Ci fermiamo in un supermercato in città e rientriamo al campeggio per il pranzo. Nel pomeriggio puntiamo verso ““Cabo de São Vicente” e ci fermiamo al “Forte de Beliche”, (GPS= N=37°01’38,80” O=08°58’57,20" m. 50 s.l.m.).costruito sulle falesie dell’omonima e ampia baia, ma purtroppo è chiuso ed è possibile la visita solo dall’esterno, ma si può scendere con un sentiero fino al mare, è un po’ impegnativo, ma riusciamo ascendere fino in fondo; da qui si possono ammirare le falesie circostanti. È arrivato il momento di dedicarci alle spiagge e visto che siamo nei pressi della “Spiaggia do Beliche” (GPS= N=37°01’38,80” O=08°58’57,20" m. 50 s.l.m.), iniziamo con questa spiaggia. Parcheggiata la moto (c’è un grande parcheggio per auto e camper) scendiamo la lunga scalinata fino alla grande spiaggia sabbiosa: bellissima. Passeggiamo in lungo e in largo sulla spiaggia e proviamo l’ebrezza di un bagno nelle acque dell’ “Oceano Atlantico”: la temperatura dell’acqua è gradevole! Ci fermiamo a bere qualche cosa di fresco nel bar/ristorante sulla spiaggia e ritorniamo alla moto. Prossima tappa la “Spiaggia do Tonel” (GPS= N=37°00’26,80” O=08°56’49,00" m. 50 s.l.m.), qui il parcheggio è abbastanza limitato per le auto e soprattutto per i camper. Anche questa spiaggia è bellissima e molto grande. Sono ormai le 18,30 e decidiamo così di rientrare in campeggio. Per essere precisione comunque va segnalato che la costa è ricca di spiagge bellissime, ne citiamo alcune: la “Praia de Mareta”, la “Praia da Baleeira” e la “Praia da Martinhal”.

 

20° giorno 22 agosto 2017 (Sagres – Mertola – Evora km 321)

 

Oggi lasciamo la punta estrema meridionale del “Portogallo” e comincia a salire verso nord. Alle 8,30, con tempo bellissimo, si parte. Usciamo dal campeggio e seguiamo la N. 125 fino all’inizio dell’autostrada A-22 che seguiamo fino all’innesto con l’autostrada A-2. Prendiamo l’uscita N. 13 e prendiamo la N. 267 fino a “Mértola”, ma questa strada si rivela molto dissestata (a causa dl traffico di autocarri) e ci rallenta parecchio l’andatura. Fa molto caldo e arriviamo proprio nell’ora più cada della giornata a “Mértola”. Parcheggiamo in un grande parcheggio ai piedi della città (GPS= N=37°38’25,80” O=07°39’44,50" m. 50 s.l.m.). “Mértola” è un piccolo borgo di case bianche, arroccato su un colle completamente restaurato di recente. Dopo pranzo ci avviamo per la visita, ma da subito il caldo si fa sentire. Alcuni si fermano per bere qualcosa di fresco e altri procedono fino al culmine del colle fino al “Castello medievale” risalente al XIII secolo con la “Torre de Menagem” (mastio) costruita nel 1292 dal primo maestro dell’ordine di Santiago. Dalla cima si gode di un ampio panorama sul fiume “Guadiana”. Appena sotto il castello troviamo la “Chiesa di Nossa Senhora da Anunciação”, un tempo moschea, la cattedrale richiama ancora oggi lo stile architettonico arabo nonostante sia stata aggiunta una piccola torre campanaria. Alle 15,30 riprendiamo il nostro viaggio ancora verso nord fino ad “Evora”, seguendo la IC-27 e poi la IP-2 (E-802) fino a  destinazione. Arriviamo alle 18,00 circa al Campsite Orbitur Evora (GPS= N=38°33’26,50” O=07°55’33,80" m. 260 s.l.m.) http://www.orbitur.com/campsite-orbitur-evora . Il campeggio si trova appena fuori dalla cittadina con una bella piscina e buoni servizi e naturalmente abbiamo tempo per un buon bagno in piscina.

 

21° giorno 23 agosto 2017 (Evora (P) – Caceres (E) km 252)

 

Alle 9,00 arriva il bus e la nostra guida “Veronica” e ci avviamo verso il centro di “Evora” www.evora-portugal.com ed inizialmente facciamo il giro intorno alle mura. Scendiamo vicino alle mura della città ed entriamo al suo interno. Arriviamo in “Largo do Conde de Vila-Flor” dove potremmo, se non fosse circondato da ponteggi per la ristrutturazione, ammirare il “Tempio Romano”, comunemente noto come “Tempio di Diana”, anche se probabilmente il tempio era dedicato a “Giove”. Sulla piazza si affaccia anche l’ ex “Convento dos Lòios” (meglio conosciuto come Convento de Évora) www.pousadas.pt , oggi trasformato in lussuoso hotel e ristorante. A lato dell’ingresso del locale troviamo l’ingresso della “Igreja de São João Evangelista”, con la sua bella facciata bianca (ingresso a pagamento con biglietto cumulativo con “Palàcio Cadaval”) www.palaciocadaval.com , ma purtroppo non abbiamo tempo per la visita al suo interno. Proseguiamo, attraversando la piazza, ed arriviamo alla “Cattedrale di Évora” www.evoracathedral.com che visitiamo al suo interno (ingresso da € 2,00 a € 4,50 secondo il percorso di visita). Costruita nel XIII secolo, la Cattedrale ha un aspetto severo di una chiesa-fortezza, con una stretta facciata chiusa da torri quadrangolari. All’interno un bellissimo organo tra i più antichi d’”Europa” e l’interno è carico di decorazioni in marmi di vari colori, dalla navata si accede al chiostro del ‘300. Percorriamo le vie pedonali scendendo verso “Praça do Giraldo” e arriviamo in “Praça 1° de Majo” sulla quale si affacciano il “mercado” e la “Igreja de Sao Francisco”, che visitiamo al suo interno. Dal transetto destro si accede alla “Capela dos Ossos” www.igrejadesaofrancisco.pt , costruita tra il XVI e il XVIII secolo, rivestita con le ossa di 5.000 persone, compresi i frati dell’antico convento francescano. Abbiamo tempo anche per un breve giro al “mercado” proprio di fronte alla chiesa. Terminata la visita proseguiamo e attraversiamo il bel “Jardim Pùblico” che ha al centro il “Palàcio de Dom Manuel” ed arriviamo al punto previsto per l’incontro con il bus che ci riporterà al campeggio, dove salutiamo la nostra guida “Veronica”. Pranziamo e ci rilassiamo, anche con un piacevole bagno in piscina fino alle 16,00, poi saliti sui nostri mezzi ci incamminiamo verso “Caceres”, dove passeremo la notte. Usciamo dal campeggio e prendiamo subito l’autostrada A-6 (E-90) che poi diventa A-6, sempre E-90 quando entriamo in “Spagna” (qui spostiamo avanti le lancette degli orologi di un’ora). A “Merida” seguiamo la A-66 (E-803) fino a “Caceres”, dove arriviamo alle 20,30 ora locale al Camping Caceres (GPS= N=39°29’19,00” O=06°24’46,00" m. 435 s.l.m.) www.campingcaceres.com . Campeggio bellissimo con servizi privati (doccia e bagno) in piazzola, con piscina, ristorante e market.

 

22° giorno 24 agosto 2017 (Caceres (E) – Saragozza (E) km 625)

 

Oggi giornata di puro trasferimento in terra spagnola, tappa un po’ lunghetta, infatti percorreremo più di 600 chilometri. Prendiamo subito l’autostrada A-58 fino a “Trujillo” e da qui la A-5 (E-90) fino a “Madrid”. Da “Madrid” l’autostrada prende il nome di A-2, ma sempre E-90 fino a “Saragozza”. Arriviamo al Camping Saragozza www.campingzaragoza.com (GPS= N=41°38’17,00” O=00°56’34,00" m. 245 s.l.m.), alle 16,10. Una volta registrati e sistemati i mezzi andiamo tutti in piscina per un bagno rinfrescante e rilassante. Siamo ormai alla fine del nostro magnifico viaggio e questa è l’occasione per un aperitivo tutti insieme per un arrivederci. Così alle 19,00 siamo pronti per brindare alla buona riuscita del viaggio. Dopo il brindisi spaghettata tutti insieme. Domani ci aspetta la visita della bella “Saragozza”.

 

23° giorno 25 agosto 2017 (Saragozza (E) a piedi km 0)

Oggi ci aspetta la visita libera di “Saragozza” www.turismodezaragoza.es , alle 8,00 usciamo tutti insieme dal campeggio, attraversiamo la strada e andiamo alla fermata del bus cittadino N. N-04 che ci porterà in centro. La fermata si trova proprio in mezzo al quartiere di edifici di fronte al campeggio (GPS= N=41°38’12,00” O=00°56’45,30" m. 250 s.l.m.). Saliamo sul bus ed acquistiamo i biglietti dall’autista (€ 1,35 una sola corsa) e in circa 45 minuti siamo al capolinea di fronte alla “Puerta del Carmen”. Scesi dal bus, prendiamo nuovamente un bus urbano, il N. 33 (fermata Paseo Pamplona) e scendiamo nei pressi del “Palacio dell’ Aljaferìa” (fermata Av.Madrid-Aljafería). Acquistiamo i biglietti (€ 5,00) ed entriamo per la visita http://www.cortesaragon.es/typo3conf/ext/aljaferia/pdfs/folletoItaliano.pdf . Il complesso è stato oggetto di una grande ristrutturazione solo nel 1982, anche se l’intervento risale al 1947 e per circa 30 anni si è proceduto lentamente. L’intervento finale ha portato il “Palacio dell’Aljaferia” allo splendore che oggi possiamo ammirare. Nel 2001, l’UNESCO ha dichiarato il mudé - jar d'Aragona patrimonio dell’umanità, mettendo in evidenza che il “Palazzo dell’ Aljafería” è uno dei monumenti più rappresentativi ed emblematici dell’arte mudéjar aragonese. Qui si possono ammirare le varie evoluzioni della storia con il “Palazzo Islamico” del IX secolo, il “Palazzo Cristiano medievale” del XII secolo e il “Palazzo dei Re Cattolici”, costruito sopra il “Palazzo Islamico”, costruito intorno al 1492. Terminata la visita ci dirigiamo a piedi verso la “Plaza de Toros de La Misericordia” dove c’è il grande stadio dove si svolge la corrida (non è possibile visitarlo in quanto chiuso). Proseguiamo e passiamo davanti a “El Pignatelli” che è la sede del “Governo di Aragona” ed arriviamo nella via principale di “Saragozza”: “Calle de Alfonso I”, che percorriamo tutta fino alla “Plaza del Pilar”, la grande piazza dove si affaccia la “Catedral Basilica de Nuestra Senora del Pilar” www.basilicadelpilar.es . È ormai ora di pranzo e decidiamo di rinviare la visita dopo pranzo. Per pranzo andiamo in “Calle de Alfonso I” alla “Steak House Ribs Alfonso I” www.ribs.es dove mangiamo carne (siamo ormai stufi di mangiare pesce!) e beviamo ottima birra! Siamo con Nevio & Rossella. Dopo pranzo ripercorriamo la “Calle de AlfonsoI” fino alla cattedrale che visitiamo all’interno. La Cattedrale è magnifica e grandissima, all’interno troviamo la “Santa Cappella di Nuestra Senora del Pilar” che è in verità, un piccolo tempio all'interno di un altro tempio più grande. La cappella è opera di Ventura Rogdríguez, che sarebbe anche il decoratore di la Cappella del Palazzo Reale di Madrid. Al centro è il gruppo scultoreo che rappresenta la venuta di la Vergine, scolpita in marmo bianco di Carrara. Bellissimo è anche l’ “Altare Maggiore” e poi la “Cappella di San Giovanni Battista” e la “Cappella del Santissimo Sacramento”. Saliamo, in ascensore con un ultimo tratto apiedi, anche sulla torre della cattedrale (€ 3,00) dalla quale si gode uno splendido panorama su tutta la città di ”Saragozza”. Una volta scesi dalla torre passeggiamo per la piazza fino alla passeggiata sul “Rio Ebro” il fiume che attraversa la città passiamo davanti alla “Chiesa di San Salvatore” e poi la “Iglesia de San Juan de los Panetes” www.patrimonioculturaldearagon.es . è ormai ora di rientrare al campeggio e andiamo così alla fermata del bus N. N-04 che arriva dopo qualche minuto, ancora 45 minuti di tragitto e arriviamo alla fermata del campeggio e cogliamo l’occasione per fare un po’ di spesa al supermercato proprio davanti alla fermata.

 

24° giorno 26 agosto 2017 (Saragozza (E) – Aigues Mortes (Petit Camargue) (F) km 670)

 

Purtroppo il viaggio volge al termine, oggi lasciamo anche la “Spagna” e ci dirigiamo verso l’”Italia”. Alle 8,00 si parte, imbocchiamo la A-2 (E90) che diventa poi la AP-2 (E90) fino a Barcellona, quindi seguiamo la AP-7 (E15) e poi, in Francia, la A-9 (E15) fino all’uscita n. 27 ( Lunel-Summières). Usciti dall’autostrada seguiamo a destra in direzione “Lunel” sulla D-34, quindi la N-13 e la D-61 in direzione “La Grande Motte”. Da qui pochi chilometri sulla D-62 fino all'area camper a “Aigues Mortes”: Aire de Camping Car Les Poisson d'argent www.lespoissonsdargent.com (GPS= N=43°33’48,00” E=04°09’50,00" m. 0 s.l.m.). Un posto fantastico nella “Petit Camargue”, sulla laguna. L’area camper ha anche un piccolo ristorante dove ceniamo, a base di specialità locali accompagnate naturalmente da vino rosato francese, insieme a Giuseppe & Germana.

 

25° giorno 27 agosto 2017 (Aigues Mortes (F) – Sanremo (I) km 376)

 

Oggi ultima tappa, si rientra in “Italia”. Alle 7,30 partiamo e ci dirigiamo in direzione della A-9, quindi la A-54 e per finire la A-8 (E-80) fino al confine. Entrati in “Italia” l’autostrada diventa A-10 con uscita a “Sanremo” dove ci salutiamo così ognuno rientrerà alle proprie abitazioni dopo 25 giorni passati insieme durante i quali abbiamo condiviso momenti stupendi in questo bellissimo viaggio a cavallo tra “Spagna” e “Portogallo”. Un arrivederci al prossimo viaggio.

 

 

 

 

 

Informazioni generali per il viaggio:

 

Paesi attraversati: 4

Km totale percorsi da Milano: 5.279;

Città visitate in Portogallo: Lisbona, Porto, Guimaraes, Braga, Amarante, Obidos, Mertola, Evora, Coimbra, Tomar.

Città visitate in Spagna: Saragoza, Leon, Santiago de Compostela.

Città visitate in Francia: Carcassonne.

 

Cambi:

Francia, Spagna e Portogallo: è in vigore l’ Euro;

 

Spesa totale gasolio € 1.120,00;

Spesa totale autostrada e pedaggi vari € 560,00.

 

Francia e Spagna stessa ora dell’ Italia anche quando c’è l’ora legale;

Portogallo - 1 ora rispetto l’ Italia anche quando c’è l’ora legale.

 

Documenti per l’espatrio e per il camper:

Per tutti i paesi attraversati: carta d’identità (non rinnovata) o passaporto, patente italiana, libretto del camper e assicurazione con carta verde.

 

Equipaggi partecipanti al viaggio: 10 (dieci), totale 23 persone.

 

ORGANIZZAZIONE TECNICA: www.ioviaggioincamper.it

 

Guide utilizzate: Portogallo del Touring Club Italiano www.touringclub.it

Spagna sud e Spagna nord del Touring Club Italiano www.touringclub.it

Francia sud del Touring Club Italiano www.touringclub.it

 

Carte stradali utilizzate: Francia scala 1:600.000 del Touring Club Italiano www.touringclub.it Spagna e Portogallo scala 1:800.000 del Touring Club Italiano www.touringclub.it

 

 

 

 

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Qui di seguito le tracce .gpx del percorso effettuato