Capodanno a Madrid & dintorni.

(Il nostro viaggio in terra spagnola inizia da Saragozza per poi proseguire verso Madrid passando per la cittadina di Siguenza e dopo i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno proseguiamo per Toledo e quindi Avila, El Escorial e per finire Segovia)

 

26 dicembre 2019 - 6 gennaio 2020

  

 

Madrid: il Museo del Prado
Madrid: il Museo del Prado

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Madrid & dintorni
Viaggio di capodanno a Madrid, Toledo, Saragoza e altri luoghi nei dintorni di Madrid
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Madrid & dintorni (Spagna) (26 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020)

 

1° giorno 26 dicembre 2019 (Milano – Sanremo km 278)

 

Purtroppo ieri ci si è rotto il camper, ci è scoppiata una sospensione pneumatica e quindi siamo rimasti a piedi, ma non ci siamo persi d’animo! Partiamo comunque alla volta della “Spagna” con la nostra mitica Panda 4 x 4 color rosso Ferrari! Oggi è il giorno del ritrovo, ma le strade della “Liguria” sono un disastro! Ci sono code già da “Masone” ci stanno chiamando quasi tutti gli equipaggi un po’ preoccupati. Alle 19,00, dopo quasi 5 ore di viaggio arriviamo all’ormai super collaudata area camper di Sanremo (GPS= N=43°48’11,00” E=07°44’46,00" m 0 s.l.m.) e non ci sono ancora tutti i partecipanti al viaggio. Un breve briefing con i presenti e poi andiamo a cercarci un albergo per la notte, l’appuntamento è per domani mattina alle 7,30.

 

2° giorno 27 dicembre 2019 (Sanremo – Cabrera de Mar (E) km 714)

 

Eccoci tutti pronti, ma noi ovviamente siamo senza CB e allo facciamo un gruppo su Whats app; proviamo comunque il collegamento tra i partecipanti e distribuiamo i soliti numeri per la colonna. Riprendiamo così l’autostrada in direzione “Francia” che dopo il confine diventa A-8 (E74). Da qui in avanti seguiamo questa autostrada, detta “La Provençale” (l’autostrada che unisca l’ “Italia” alla “Spagna”). Quindi seguiamo la A-54 (E-80), poi la N-113 e quindi la A-9 e la A-7 (E-15) fino al confine con la “Spagna”. Entrati in “Spagna” l’autostrada diventa A-7/AP-7 (E-15), chiamata anche “Autopista del Mediterraneo”, che seguiamo fino poco prima di Barcellona, prendiamo l’uscita 12/B e seguendo la C-60 e la C-32, arriviamo all’uscita N. 97 in direzione “Cabrera de Mar”. Alle 18,30 siamo all’”Area Camper Barcellona Beach” www.areacamperbarcelonabeach.com (GPS= N=41°30’46,00” E=02°24’00,30" m 0 s.l.m.). Sistemati i dodici equipaggi noi andiamo a cercare un albergo per la notte e un ristorante per la cena, purtroppo è bassa stagione e parecchi alberghi e ristoranti sono chiusi, anche se siamo in una località di mare con moltissime spiagge. Troviamo aperto l’Hotel IBIS (GPS= N=41°31’41,30” E=02°26’00,00" m 0 s.l.m.) di “Matarò” a circa 7 chilometri dall’area camper con ristorante interno. Doccia e cena, poi alle 21,30 torniamo all’area camper per una chiacchierata con i compagni di viaggio, per illustrare il programma di domani e una fetta di panettone con brindisi di inizio viaggio.

 

3° giorno 28 dicembre 2019 (Cabrera de Mar – Saragozza km 360 + visita a piedi di Saragozza)

 

Eravamo molto stanchi e abbiamo dormito come ghiri, ma la sveglia suona presto, infatti alle 7,00 abbiamo appuntamento con i compagni di viaggio all’area camper. Quando arriviamo sono già tutti pronti, però ci vogliono 20 minuti per uscire dall’ area camper che ha una barriera comandata dall’inserimento della ricevuta nel lettore. Perfetto siamo tutti incolonnati ed andiamo riprendere l’autostrada seguendo il percorso effettuato ieri sera. Oggi la meta è la città di “Saragozza” con la visita guidata nel pomeriggio. Seguiamo così la AP-7 (E-15) fino alla confluenza con la AP-2 (E-90) che seguiamo fino in città. Il campeggio municipale, “Camping Municipal Ciudad de Zaragoza”, si trova in periferia www.campingzaragoza.com (GPS= N=41°38’17,00” O=00°56’34,00" m 245 s.l.m.). Questo campeggio (aperto tutto l’anno con servizio bar e ristorante in funzione) ci aveva già ospitato nell’agosto 2017 al rientro dal viaggio in “Portogallo”, ma, mentre la volta scorsa eravamo nel pieno della stagione estiva ed il campeggio era completamente pieno, questa volta siamo praticamente soli, con pochissimi altri equipaggi e pochi bungalow affittati. Dal campeggio si può, con il bus N. 41 con fermata nel mezzo dei palazzi situati di fronte al campeggio, recarsi in centro e il bus ferma proprio davanti alla “Puerta del Carmen”. Il campeggio offre oltre alle piazzole per i camper, anche bei bungalow e anche camere di albergo (anche se un po’ squallide). Noi, dopo aver sistemato gli equipaggi, prendiamo una stanza e andiamo al ristorante interno al campeggio per il pranzo. Alla 14,30 ci aspetta, davanti al campeggio, il nostro bus che ci porterà in centro, dove incontriamo la guida che ci accompagnerà nella visita della città: Ana. La giornata è bellissima e splende un sole fantastico! Iniziamo così la visita del capoluogo dell’”Aragona”: “Saragozza”. Scendiamo al “Paseo de Echegaray y Caballero” lungo il fiume “Ebro” e sostiamo al “Mercado Central de Zaragoza” un bell’edificio della fine dell’800 che è anche “Monumento nazionale”, progettato dall’architetto aragonese Félix Navarro Pérez. Proseguiamo e ammiriamo, solo dall’esterno (anche perché la chiesa è aperta solo in occasione di mostre, battesimi e matrimoni), la “Iglesia de santa Isabel de Portugal” con il suo frontale in stile barocco di alabastro costruita alla fine del XVII secolo. Arriviamo così in “Plaza de Nuestra Señora del Pilar” sulla quale, al centro, si affaccia la “Basilica de Nuestra Señora  del Pilar” http://www.basilicadelpilar.es/inicio.htm. La grande piazza rettangolare è il centro monumentale della città con la grande fontana, sul lato sinistro, che raffigura, in modo stilizzato, il continente americano; ciò deriva dal fatto che all’interno della basilica si venera la vergine protettrice dell’”America Latina”. Alle spalle della fontana si possono vedere le “mura romane” e la “Iglesia de San Juan de los Panetes” con la torre pendente https://www.zaragozago.com/iglesias-zaragoza/iglesia-san-juan-panetes/. Entriamo nella cattedrale, che a differenza della volta scorsa è pressoché vuota e riusciamo così a visitarla con calma e iniziamo con la “Capilla de Nuestra Señora del Pilar”, il piccolo tempietto che ospita la statua della Madonna in legno del ‘300 alla quale vengono cambiati i mantelli http://www.basilicadelpilar.es/mantoscoronas.htm. Dietro, al centro della navata centrale è l’altare maggiore arricchito con scene della vita della Vergine. Usciamo e proseguiamo fino alla Cattedrale “La Seo” dalla parte opposta della piazza rispetto alla fontana. Costruita nell’XI secolo, ricostruita e più volte rimaneggiata è costituita da cinque navate. Al centro della piazza è organizzato un grande presepe e ne approfittiamo per visitarlo, mentre alcuni vanno a farsi una cioccolata calda con i “churros” nella famosa cioccolateria “La Fama”, in Calle Prudencio, 25 nei pressi della piazza. Alle 18,30 arriva il nostro bus e si rientra al campeggio. Per noi cena al ristorante del campeggio e poi a dormire.

 

4° giorno 29 dicembre 2019 (Saragozza – Madrid km 360 + visita a piedi al Monastero de Piedra e Siguenza)

 

Il campeggio alza la sbarra alle 8,00, noi vogliamo essere pronti all’uscita già qualche minuto prima, infatti puntualissimi usciamo dal campeggio e ci incamminiamo verso “Madrid”. Riprendiamo l’autostrada A-2 (E-90) fino a uscita N. 230 e poi seguiamo la bella strada panoramica A-202 fino al “Monasterio de Piedra” www.monasteriopiedra.com dove arriviamo al grande parcheggio, dopo due ore circa di viaggio e 120 chilometri (GPS= N=41°11’41,80” O=01°46’59,00" m 790 s.l.m.). La giornata è bellissima, con un sole splendente, anche se un po’ freddina, anche perché siamo ad una quota abbastanza elevata. Decidiamo di visitare soltanto il Monastero, lasciando perdere i giardini che probabilmente meritano di più nella stagione primavera/estate. L’ingresso costa 8,50 euro. Il Monastero era in origine un castello (Castillo de Piedra) che fu donato da “Alfonso II d’Aragona” ai “monaci di Poblet” che poi lo trasformarono in Monastero, il tutto alla fine dell’anno 1100. Nel XIX secolo il complesso cadde in decadenza con diversi atti di confisca, cui seguì l’abbandono. Fu negli anni seguenti che “Juan Federico Muntadas” , consolidato come proprietario di “Piedra”, trasformò il frutteto in un giardino paesaggistico e le stanze del convento in un hotel e una struttura di idroterapia, a cui aggiunse la costruzione di un allevamento ittico. Oggi il “Monasterio de Piedra” è uno dei luoghi più spettacolari d'Europa, ricevendo anche la medaglia al merito turistico dal governo dell'Aragona nel 2011. Lasciamo questo luogo per dirigerci verso la nostra tappa successiva: “Siguenza”. Ritorniamo fino a “Nuévalos” e prendiamo a sinistra sulla bella strada panoramica A-2503 e costeggiano il lago (Embalse de la Tranquera) formato dalla diga sul “Rio Piedra” (Le acque hanno un'alta concentrazione di carbonato di calcio che si deposita sulla flora vicino alla fonte, dando al fiume il suo nome “Río Piedra”, che significa "fiume di pietra" in inglese – da www.wikipedia.com), in un ambiente stupendo, fino ad incrociare nuovamente la A2 (E-90) che seguiamo fino all’uscita N. 132 e quindi la CM-110 fino a “Siguenza”. Parcheggiamo proprio di fronte al castello (GPS= N=41°03’47,70” O=02°38’33,50" m 1.030 s.l.m.) È un po’ tardi e la fame si fa sentire, noi con Lorenzo e Laura, Luigi, Valeria, Giulia e Andrea ci fermiamo al ristorante Bodega www.bodegasiguenza.es nella via che porta alla cattedrale (ottimo ristorante). Dopo pranzo proseguiamo lungo la “Calle Mayor” fino alla “Plaza Mayor” sulla quale si affaccia la “Catedral de Santa Maria de Sigiuenza” www.catedralsiguenza.es e il “Museo Diocesano di Arte antigua”. L’ingresso alla Cattedrale, che comprende anche l’ingresso al museo, costa € 6,00 a persona, con riduzioni per bambini e over 65. Purtroppo non abbiamo tempo per le visite ed entriamo nella cattedrale solo per una sbirciatina. La costruzione della Cattedrale iniziò nel XII secolo in stile cistercense, con due poderose torri che proteggono la facciata. All’interno troviamo la “Capilla de los Arces” che racchiude il “Sepulcro del Doncel”, celeberrima opera, improntata ad uno straordinario realismo, commissionata ad un artista ignoto, da Isabella la cattolica (tratto dalla guida Touring Spagna Sud). Ritorniamo verso il castello che è visitabile solo dall’esterno in quanto oggi lo stesso è un ristorante http://www.turismocastillalamancha.es/patrimonio/castillo-de-siguenza-34464/descripcion/. Alle 16,30 siamo tutti pronti, puntualissimi, per il proseguimento del nostro viaggio verso la capitale della “Spagna”: “Madrid”. Usciamo da “Siguenza” seguendo la CM-101 fino ad incrociare nuovamente la A-2, ma sul percorso veniamo fermati dalla polizia per effettuare l’alcool test. Hanno provato noi e i primi due equipaggi dietro di noi. Comunque tutto OK. Proseguiamo fino nei pressi di “Madrid” dove lasciamo la A-2 e proseguiamo sulla M-50 poi sulla M-45 fino a destinazione in località “Getafe” al camping Alpha www.campingalpha.com (campeggio aperto tutto l’anno con servizio bar e ristorante) a circa 12 chilometri dal centro di “Madrid” (GPS= N=40°19’02,00” O=03°41’20,10" m 620 s.l.m.), raggiungibile con il bus N. 447 che ferma a 100 metri dal campeggio fino alla fermata “San Firmin-Orcasur” dove si prende la metropolitana (linea 3) (i biglietti sono in vendita sul bus, mentre per la metropolitana bisogna acquistare la tessera alle macchinette in stazione e ricaricarla con più viaggi) fino alla fermata “Sol” (il centro di “Madrid”). Arriviamo a destinazione alle 18,30 circa e fortunatamente hanno un bungalow disponibile per noi. Ceniamo al ristorante del campeggio e ci diamo appuntamento per il giorno dopo alle 9,00.

 

5° giorno 30 dicembre 2019 (Madrid – visita in bus e a piedi)

 

Anche oggi tempo bellissimo e non freddissimo. Alle 9,00 arriva il nostro bus che ci porta a www.esmadrid.com/it “Madrid” www.madrid.it  www.madrid.es dove incontriamo la nostra guida: Isabel.

 

Qualche informazione sulla città: (dalla Guida Touring Spagna Sud) La capitale della “Spagna” e capoluogo dell’omonima Comunità, con i suoi circa 3 milioni e mezzo di abitanti è la principale città della “Penisola Iberica”, una delle più grandi metropoli d’”Europa” e punto di riferimento per le svariate centinaia di milioni di ispanofoni che popolano il mondo. Sono soprattutto i suoi splendidi musei, di cui il “Prado”, lunghissima parata di capolavori della pittura, è il più noto, a farne meta irrinunciabile viaggio culturale. La città deve la sua nascita ai musulmani e più precisamente all’emiro “Còrdoba Muhammad I” che nell’865 decise di edificare un “alcàzar”, ovvero un palazzo-fortezza cinto da una muraglia, nel cuore della “Meseta centrale”, alle pendici della “Sierra de Guadarrama”.

 

Iniziamo così la visita della capitale della “Spagna”. Ci aspetta il famosissimo “Museo Nacional del Prado” www.museodelprado.es dove abbiamo l’ingresso per le 10,00. Il nostro autista ci lascia nei pressi dell’ingresso del museo, davanti alla “Iglesia de San Jerònimo el Real de Madrid”. Il museo ospita esclusivamente capolavori di pittura, soprattutto spagnola, italiana e fiamminga. La visita dura circa due ore e quindi siamo fuori dal museo per l’ora di pranzo. Con il bus ci spostiamo nei pressi del “Palacio Real” e ci fermiamo per pranzo a gustarci le famosissime “tapas” in un locale in “Calle Carlos III”. Nel pomeriggio ci rivediamo con Isabel per la visita al “Palacio Real”, poco distante dal luogo dove ci eravamo dati appuntamento in “Plaza Espana”, davanti al “Teatro Real”. Naturalmente la coda per l’ingresso è lunghissima, ma con la nostra guida abbiamo l’ingresso prioritario. Il palazzo www.patrimonionacional.es è stata la residenza dei sovrani di “Spagna” fino al 1931. Fu costruito nel XVIII secolo, per volontà di Filippo V, sul terreno dove precedentemente sorgeva l'antico Alcazar, già castello musulmano. I lavori avviati da Sacchetti nel 1738 si conclusero nel 1764.  La pianta è quadrata con un grande cortile centrale, al quale si accede dalla porta del Principe, situata sul lato orientale dell'edificio. I “giardini di Sabatini” e “Campo del Moro” e tutte le facciate sono punti di grande bellezza. Il sole spende e la temperatura è veramente piacevole. Ci soffermiamo nel grandissimo cortile per scattare qualche foto e ci affacciamo ad ammirare i bellissimi “giardini di Sabatini” e “Campo del Moro”. Lasciamo così il “Palacio Real” e proseguiamo con la visita della “Catedral de Nuestra Señora de la Almudena”. La Cattedrale è magnifica, anche se è un insieme di stili, dovuti alla sua lunga gestazione, iniziata nel 1789 e terminata solo alla fine del novecento. Ci incamminiamo così verso “Plaza Mayor”, passando per il “Mercado San Miguel”. La piazza è un grande quadrilatero con porticati nei quali troviamo una infinità di locali; dato il periodo natalizio al centro sono allestititi i soliti “mercatini di Natale” e un grande albero di Natale proprio al centro della piazza. Sarà questa la piazza dove festeggeremo il capodanno, anche se la piazza più famosa per festeggiare è la “Puerta del Sol” (vicino a Plaza Mayor) che però ha l’accesso a numero chiuso e sarà quasi impossibile riuscire ad entrarci. Abbiamo camminato parecchio ed è ora di andare nel punto stabilito dove ci aspetta il bus per il rientro in campeggio. Questa sera siamo ospiti, per cena, sul camper di Laura & Vincenzo con la compagnia anche di Renzo.

 

6° giorno 31 dicembre 2019 (Madrid – visita in bus e a piedi)

 

Anche oggi il tempo ci assiste e splende il sole, anche se al mattino è un po’ freddino! Come ieri troviamo il bus all’ingresso del campeggio che ci aspetta per portarci in centro. Questa mattina facciamo un tour panoramico della città cominciando con la “Madrid contemporanea”. Percorriamo tutto il “Paseo de la Castellana”, il lunghissimo viale che parte dalla “Plaza de Colòn”, nel centro della città, ed arriva fino alla periferia nord della città. Sul viale affacciano parecchi ministeri e ambasciate di vari paesi. Lungo il percorso possiamo ammirare “la Mano”, opera di “Fernando Botero” e poi in “Plaza de Castilla” (La Puerta de Europa) le due “Torres Kio”, due edifici inclinati verso il centro della piazza con una inclinazione di 15°, una altezza di 114 metri e 26 piani e l’obelisco al centro della stessa. Sullo stesso viale si affaccia anche il famosissimo “Estadio Santiago Bernabeo” https://www.realmadrid.com/estadio-santiago-bernabeu, il tempio del calcio mondiale! Lo stadio del Real Madrid! Naturalmente ci fermiamo sperando che sia aperto, ma purtroppo, essendo l’ultimo giorno dell’anno è chiuso. Chiaramente gli appassionati di calcio sono un po’ delusi, ma scattiamo qualche foto a questo grande stadio in città. Risaliti sul bus, proseguiamo con il nostro tour e la prossima tappa è “Plaza de Castilla”, dove ovviamente ci fermiamo per alcune foto e poi poco più avanti altra sosta a “Le Cuatro Torres”, il nuovo tetto di “Madrid”, con edifici che superano i 200 metri di altezza. Uno di questi edifici è alto 250 metri ed è l’edificio più alto di tutta la “Spagna” il suo nome è la “Torre Caja Madrid”. Il nome delle altre torri è: “Torre Sacyr Vallehermoso”, “Torre Cristal” e ”Torre Espacio” nella quale al 33° piano c’è un ristorante panoramico. Rientriamo verso il centro città e ci fermiamo per il coffe break in “Plaza de Toros de las Ventas”. È la più grande arena in “Spagna” e la terza più grande arena al mondo, dietro “Messico” e “Valencia (Venezuela)”. L'arena di “Las Ventas” è la seconda più grande al mondo in termini di diametro (60 metri), dietro quella di “Ronda”. Dal 1994 l'arena di “Las Ventas” è un edificio considerato "una proprietà di interesse culturale con la categoria di monumento storico-artistico". Può ospitare fino a 25.000 spettatori www.las-ventas.com. Fuori dalla piazza è possibile vedere statue e sculture dedicate ai personaggi più importanti della corrida e alla storia dell'arena “Las Ventas”, come José Cubero "Yiyo", “Luis Miguel Dominguín” (marito di Lucia Bosè e padre di Miguel Bosè), Antonio Bienvenida e “Fleming”, scopritore della penicillina che tante vite di toreri hanno salvato grazie alla scomparsa delle infezioni causate dalle cornate. È possibile una visita guidata dell’arena e del suo museo, ma purtroppo non abbiamo tempo, in compenso riusciamo a fare il coffee break con tanto di cappuccino e brioche, in un bar proprio di fronte all’arena e ovviamente al suo interno troviamo teste di tori imbalsamati e foto di toreri famosi. Proseguiamo il, nostro tour in bus, passando in “Plaza de Còlon” (il punto da dove parte il Paseo de la Castellana) per fermarci alla “Porta de Atocha” per ammirare lo splendido giardino tropicale, con oltre 500 specie botaniche realizzato nel 1992 in occasione della ristrutturazione di tutta la stazione ferroviaria da “Rafael Moneo”.  Altra sosta interessante alle spalle del ”Palacio Real”, per ammirare dall’ingresso i bellissimi “Jardines del Campo del Moro”. Ultima tappa della nostra visita è il “Templo de Debod” https://www.esmadrid.com/it/informazioni-turistiche/templo-de-debod: un tempio egizio, dedicato ad “Amon” ed “Iside”, donato alla “Spagna” dall’”Egitto”, nel 1968, come ringraziamento per aver collaborato nella messa in salvo dei monumenti nubiani minacciati in occasione della costruzione della grande “diga di Assuan”. Fu smontato in “Egitto” e trasportato in “Spagna” a “Madrid” dove fu completamente rimontato nella sua completezza. È il monumento più antico della città. Abbiamo così terminato la visita guidata della città con la nostra bravissima guida “Ines”, però, prima di lasciarci chiediamo un consiglio: dove possiamo andare domani a mangiare una buonissima “Paella”? Ines si fa in quattro e finalmente con qualche telefonata ci trova il posto giusto: “Arrocerìa Daniela” www.arroceriadaniela.com . Bisogna tener presente che la “Paella” è un piatto tipico e quindi nella maggior parte dei ristoranti viene preparata, ma per mangiare una buona “Paella” bisogna trovare quello giusto! Rientriamo al campeggio per le 14,30 circa.  Piccolo spuntino e preparazione per il cenone di capodanno e per lo spettacolo di “Flamenco” che ci aspetta questa sera. Alle 18,45 partiamo in direzione centro di “Madrid”. Il cenone e lo spettacolo sono al “Casa Patas” www.casapatas.com . Alle 20,00 stiamo già cenando, perché lo spettacolo inizia alle 21,30. La cena è ottima con coda, giudicata ottima a anche da chi se ne intende: i nostri compagni di viaggio “Cosmo & Luigi”, che essendo di “Roma”, sono degli intenditori (Coda alla Vaccinara), naturalmente il tutto innaffiato da ottimi vini spagnoli sia rossi che bianchi. Lo spettacolo di “Flamenco” non ci ha entusiasmati molto, ma comunque ne vale la pena. Usciamo dal locale e andiamo in, come da consiglio di Ines, in “Plaza Mayor” per festeggiare l’anno nuovo. Il posto più “in” dove si festeggia il nuovo anno è “Puerta del Sol”, ma è veramente difficile riuscire ad entrare in quanto c’è un numero chiuso e poi c’è veramente tantissima gente. In mezzo alla piazza, ai piedi di un lampione, “apparecchiamo” per il brindisi con panettone, pandoro e naturalmente spumante italiano! Arriva mezzanotte e brindiamo festeggiando il nuovo anno. Buon Anno a tutti! Al parcheggio interrato del “Palacio Real” troviamo il nostro autista che ci riporta al campeggio.

 

7° giorno 1° gennaio 2020 (Madrid – Toledo km 68)

 

Anno nuovo, siamo nel 2020! Questa mattina (anche oggi splende il sole), con calma, andiamo alla fermata (100 metri dalla reception) del bus N. 447 con vendita dei biglietti a bordo (€ 2,00). Scendiamo alla fermata "San Cristobal” dove c’è la corrispondenza con la metropolitana “linea 3”. Qui, con l’aiuto di un incaricato della metropolitana, abbiamo comprato le tessere ricaricabili, al costo di € 2,50 e ci abbiamo caricato i viaggi, che possono esser cumulativi anche per più persone. Scendiamo alla fermata “Callao”, che è quella dopo “Porta del Sol”, così percorriamo a piedi “Calle de Preciados”, una delle vie pedonali & commerciali di “Madrid”. Purtroppo oggi sono quasi tutti chiusi!  Eccoci in “Puerta del Sol” dove facciamo una foto di gruppo sotto il grande albero di Natale. A mezzogiorno siamo al ristorante ”Arrocerìa Daniela” www.arroceriadaniela.com, dove ci aspettano con la “Paella de Marisco (pesce)” e la “Paella Mixta”. Tutto ottimo, anche il vino, con la soddisfazione di tutti i partecipanti! Spesa circa € 26,00 a testa con acqua, vino, dolce e caffè. Alle 17,00 partiamo e lasciamo questa città che ci ha ospitato per 3 giorni, alla volta di “Toledo”, dove arriviamo dopo circa un’ora di strada e circa 70 chilometri. Usciti dal campeggio riprendiamo l’autostrada A-4 in direzione sud fino ad incrociare la M-50 (uscita  N. 17-B) che prendiamo in direzione Cordoba e quindi in direzione Toledo: Lasciamo poi la M-50 ed imbocchiamo la A-42 quindi sulla TO-20 in direzione "Hospital Virgen de la Salud" e poi N-403, attraversare il “Rio Tajo” e proseguire fino al campeggio: Camping El Greco www.campingelgreco.es (GPS= N=39°51’43,70” O=04°02’49,70" m 460 s.l.m.). Campeggio bellissimo (anche questo campeggio è aperto tutto l’anno, ma non funziona il servizio bar e ristorante) con grande piscina (chiaramente chiusa), con bellissimi bungalow! E così anche questa sera siamo a posto, abbiamo trovato da dormire nel campeggio. Sistemati gli equipaggi noi usciamo per un giro in città per visitarla con le luci della sera. Alcuni del gruppo escono e vanno anche loro in città per cena e rientreranno poi con il taxi. Comunque a 200 metri dall’uscita dal campeggio passa il bus per il centro città. Avendo la fortuna di avere la macchina riusciamo a salire fino in cima alla città passando anche attraverso le porte di accesso alla stessa e percorrendo le piccole strade interne. La città illuminata è stupenda, con un grande albero di Natale al centro della piazza: “Plaza de Zocodover” di fronte al Palazzo della “Delegaciòn del Gobierno En Castilla la Mancha Centralita”, passiamo anche dal “Museo del Ejército”, anche lui tutto illuminato e che visiteremo domani; scendiamo dalla parte opposta costeggiando il fiume “Tago”, rientriamo verso il  campeggio e sulla strada ci fermiamo a fare un po’ di spesa per la cena.

 

8° giorno 2 gennaio 2020 (Toledo – visita in bus e a piedi)

 

Questa mattina il tempo non è bellissimo e la c’è anche molta foschia. Alle 9,30 viene a prenderci il bus all’ingresso del campeggio e ci troviamo con la stessa giuda che ci aveva accompagnato a “Madrid”: Isabel. Carichiamo Isabel sul bus e iniziamo con un tour panoramico fuori le mura con vista su tutta la città di “Toledo” www.turismo.toledo.es . Purtroppo come ho scritto prima c’è molta foschia e non si riesce ad apprezzare il panorama. Chiediamo quindi alla guida di proseguire con la visita a piedi della città e di chiedere all’autista di farci fare il giro panoramico nel pomeriggio, sperando in un miglioramento del tempo. Scappa anche qualche goccia! Iniziamo così la visita a piedi della città e il tempo verso le 11,30 comincia a migliorare anche se fa ancora freddo!

 

Qualche informazione sulla città: (da internet: Google) Prima di Madrid c'era “Toledo”: la prima capitale della “Spagna” è una città antichissima dove si fondono cultura cattolica, araba ed ebraica. “Toledo” è situata su un colle che domina le pianure della “Spagna” centrale. Capitale della comunità autonoma “Castiglia-La Mancha”, è famosa per i monumenti medievali arabi, ebraici e cristiani che si trovano nel centro storico, circondato da mura. La città fu anche la residenza del pittore manierista El Greco. “Porta Bisagra”, moresca, e “Porta do Sol”, in stile Mudéjar, danno accesso al centro storico, dove si trova “Plaza de Zocodover”, un vivace luogo di ritrovo.

 

 “Toledo” è iscritta, dal 1986, nella lista del “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. La città è circondata da una grande cinta muraria parzialmente Da “Plaza de Zocover” percorrendo “Calle del Commercio” arriviamo in “Plaza del Ayuntamiento” dove appunto si affaccia la “Cattedrale di Toledo” www.catedralprimada.es . La visita dura poco più di un’ora. La cattedrale è seconda per dimensioni solo a quella di “Siviglia” e non ha rivali in tutta la “Spagna” per ricchezza del patrimonio artistico e per importanza storica. I luoghi più importanti sono il “coro”, il “tesoro”, la “sala capitolare” e la “sacrestia”. La Cattedrale, consacrata alla Vergine Maria nella sua Assunzione in cielo, iniziò a essere costruita nel 1227, sotto il mandato dell'arcivescovo D. Rodrigo Jiménez de Rada, sulle fondamenta della cattedrale visigota del VI secolo, che fu utilizzata come moschea. Misura 120 m di lunghezza per 60 m di larghezza. È composto da 5 navate, supportate da 88 colonne e 72 volte. Le navate laterali si estendono dietro la Cappella Principale, circondando il presbiterio e creando un deambulatorio con un doppio corridoio semicircolare. Il suo primo architetto è il maestro Martin, di origine francese, a cui le tracce del piano e gli inizi dei lavori sono dovuti alla testa del tempio. La tappa successiva della visita ci porta alla  “Iglesia de Santo Tomé” www.santotome.org , la chiesa famosa per l’opera più bella di “El Greco”: “Entierro del Conte de Orgaz”. Ultima tappa della mattinata è l’antica “Sinagoga”, monumento nazionale https://toledomonumental.com/santa-maria-blanca. Trasformata in chiesa all’inizio del 1400, ma costruita come “Sinagoga” all’inizio del 1200 ed era la più grande di “Toledo”. Si è fatto tardi e la fame si fa sentire, così Isabel ci riporta il “Plaza de Zocover” e ci da indicazioni sui vari locali per il pranzo, dandoci appuntamento nel pomeriggio per proseguire con la vista della città. Per pranzo andiamo in un locale vicino alla piazza: Niño Malo www.ninomalo.es (ottimo ristorante). Alle 14,30 troviamo, tutti puntualissimi, ci aspetta l’ingresso all’”Alcàzar di Toledo”, oggi sede del “Museo del Ejército” www.museo-ejercito.es con collezioni che vanno dall’ottocento ad oggi. L’edificio è una grade costruzione a pianta quadrata con quattro torri sugli angoli e domina in cima alla collina su cui è costruita la città. L’attuale edificio è una ricostruzione recente, in quanto l’edificio originale, se pur rimaneggiato nei secoli, fu distrutto durante la guerra civile (1936-1939) il 27 settembre 1936. All’uscita la nostra guida Isabel ci saluta, deve rientrare a “Madrid” e noi abbiamo tempo per un caffè in piazza. Lasciamo “Toledo” scendendo con le scale mobili fino al parcheggio del nostro bus. Il tempo è decisamente migliorato e, per concludere, facciamo il giro panoramico che avevamo iniziato questa mattina con il brutto tempo. Possiamo dire sicuramente che la vista sulla città con il sole è eccezionale con l’”Alcàzar de Toledo” che svetta sulla collina. Poco dopo le 18,00 siamo nuovamente in campeggio, ma noi abbiamo dimenticato la spesa per la cena sul bus! Ci siamo accorti appena scesi dal bus, ma l’autista è partito a razzo, così abbiamo chiamato subito Isabel che dopo molte telefonate è riuscita a rintracciare il titolare della società che molto gentilmente si è adoperato per far sì che un suo autista, non il nostro, ci recapitasse in campeggio la spesa, fortunatamente prima che iniziassimo a cenare! Un caloroso ringraziamento a Isabel e all’autista. Questa sera abbiamo invitato nel nostro bungalow “Laura & Vincenzo” il quale ci cucina un’ottima carbonara!

 

9° giorno 3 gennaio 2020 (Toledo – San Lorenzo de El Escorial km 144 + visita a piedi di Avila)

 

Il nostro viaggio, oggi, prosegue nuovamente verso nord e ci porterà a “El Escorial”, che visiteremo domani, ma sul percorso ci fermiamo nella cittadina di “Avila”. La giornata non è delle migliori, c’è molta foschia e fa decisamente freddo. Alle 8,00, siamo tutti fuori dal campeggio e percorriamo a ritroso la strada percorsa l’altro ieri arrivando ad imboccare la superstrada TO-21 che però lasciamo quasi subito per la A-40 in direzione nord fino ad incrociare la A-5. A questo punto lasciamo definitivamente l’autostrada e percorriamo strade ad una sola corsia per ogni senso di marcia fino ad “Avila”. Seguiamo quindi la N-403 fino nei pressi della città. Ci fermiamo per il rifornimento e per la spesa in un supermercato con distributore, alle porte della città. Percorriamo ancora la N-403 e giriamo intorno alla città in senso orario e seguiamo poi la “Avenida de Madrid”  fino al grande parcheggio fuori le mura (GPS=N=40°39’41,80” O=04°42’17,90" m 1.080 s.l.m.) in “Calle Molino de Carril” dove c’è la sede della polizia locale. Il parcheggio è utilizzato dai bus turistici e può essere utilizzato per una eventuale sosta notturna. Dal parcheggio in breve si raggiungono le mura e si entra, dalla “Puerta del Carmen”, nel centro storico della cittadina.

 

Qualche informazione sulla città: (da internet: https://whc.unesco.org/en/list/348) “Avila”: capoluogo dell’omonima provincia spagnola e città natale di “Teresa”, la santa riformatrice dell’ordine delle “Carmelitane”. Anche questa città è inserita nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La disposizione della città è un quadrilatero uniforme con un perimetro di 2.516 m. Le sue pareti, che consistono in parte di pietre già utilizzate in costruzioni precedenti, hanno uno spessore medio di 3 m. L'accesso alla città è garantito da nove porte di periodi diversi; torri gemelle alte 20 m, collegate da un arco semicircolare, fiancheggiano le più antiche, la “Puerta de San Vicente” e la “Puerta del Alcázar”.

 

La cerchia delle mura www.muralladeavila.com abbraccia tutta la città storica con un perimetro di circa 2,5 chilometri, come già detto e la costruzione avvenne in un tempo brevissimo, in soli nove anni dal 1090 al 1099. Si può accedere al cammino di ronda (a pagamento € 5,00) dalla “Porta del Peso de la Harina” o dalla “Porta del Carmen”.  Entriamo nella città e cominciamo a girovagare per le vie del centro storico fino alla “Cattedrale del Cristo Salvatore” www.catedralavila.es che visitiamo (costo del biglietto € 6,00 comprensivo di audioguida). La “Cattedrale” si visita seguendo un percorso obbligato che permette di visitarla integralmente. Si inizia con la “Sacrestia” e si prosegue con la chiesa. Al suo interno c’è anche il “Museo de la Catedral” con molti dipinti di “El Greco”. Per la visita occorre almeno un’ora. Si è fatto molto tardi e la fame si fa veramente sentire. Insieme a Lorenzo & Laura, Cosmo & Anna, ci fermiamo per pranzo al “Tres Siglos” www.tressiglos.com (ristorante ottimo). Dopo pranzo, ritornati ai camper, ripartiamo alla volta di “San Lorenzo de El Escorial”.  Sono ormai le ore 16,00. Usciamo dalla città ed imbocchiamo la AP-51 fino all’innesto con la AP-6 in direzione “Madrid”. Usciamo all’uscita N. 47 e da qui seguiamo la M-600 fino al campeggio: Escorial Natura Resort  www.escorial-naturaresort.com (GPS=N=40°37’45,00” O=04°06’33,50" m 915 s.l.m.). Il campeggio è veramente grande, infatti si sviluppa su una superficie di 40 ettari (la bellezza di 400.000 mq!) con bungalow bellissimi e attrezzatissimi, piscine, parco giochi per bambini, ristorante discoteca, sale convegni e molto altro ancora. Noi troviamo alloggio in uno dei bungalow. Solita breve riunione serale per le spiegazioni della giornata di domani e arrivederci a domani mattina.

 

10° giorno 4 gennaio 2020 (San Lorenzo de El Escorial & Segovia in bus e a piedi)

 

Oggi è l’ultimo giorno di visite in terra spagnola. Alle 9,00 ci aspetta il bus alla reception. La giornata è abbastanza fredda, ma comunque c’è un po’ di sole. Abbiamo appuntamento a “San Lorenzo de El Escorial” con la nostra guida “Maria Rosa”, davanti alla stazione dei bus che dista dal campeggio solo qualche chilometro, ma ad un certo punto l’autista imbocca l’autostrada in direzione “Segovia”. Quando mi accorgo è già in autostrada e deve proseguire fino alla prossima uscita ed invertire la marcia! Avviso subito Maria Rosa e la faccio parlare con l’autista, così invertiamo la marcia e torniamo verso “San Lorenzo de El Escorial”: cose che capitano! Siamo in ritardo! Arriviamo alla stazione dei bus di “San Lorenzo de El Escorial” www.sanlorenzoturismo.es che ormai sono le 10,00, pazienza, la nostra guida Maria Rosa si mette subito in moto e a piedi raggiungiamo il “Real Monasterio de San Lorenzo de Escorial” www.monasteriodelescorial.com poco distante la stazione dei bus. Il Monastero è stato dichiarato “Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO” nel 1984. Il complesso è costituito dal “Palazzo” e dalla “Basilica”, all’interno del palazzo, troviamo il “Museo” e la “Biblioteca”. Purtroppo al suo interno non è possibile scattare fotografie. Il costo del biglietto è € 12,00. Il Palazzo si compone di due differenti parti: i sobri appartamenti di “Filippo II” e le ricche sale fatte decorare dai “Borbone”. Al suo interno, nei “Musei” troviamo il famoso dipinto di “El Greco”: il “Martirio di San Maurizio”. Proseguendo nella visita arriviamo al “Pantheon del Re”, dove sono seppelliti i sovrani di “Spagna” da “Carlo V” in poi. E poi le “Sale Capitolari” con affreschi di “El Greco”, di “Velàsquez”, di “Tiziano”, del “Tintoretto” del “Veronese” e di “Bosch”, il “Chiostro Grande” e per finire la “Biblioteca”. Terminata la visita, riprendiamo il nostro bus con Maria Rosa e ci dirigiamo verso “Segovia” dove arriviamo dopo circa un’ora di viaggio. Ci fermiamo all’ingresso della città nei pressi dell’acquedotto, in “Plaza de la Artilleria”  e lasciamo Maria Rosa per pranzare. Ci dividiamo in piccoli gruppi in diversi locali del centro. Noi pranziamo al ristorante “Mesón Don Sancho” in Calle Dr. Sancho, 9 (buono, ma eravamo troppo di corsa). Ritroviamo Maria Rosa davanti all’Ufficio del Turismo di “Segovia” www.turismodesegovia.com ed iniziamo la visita della città, partendo proprio dall’”Acueducto Romano”. Costruito probabilmente in epoca flavia, tra la seconda metà del I secolo e gli inizi del II, sotto gli imperatori “Vespasiano e Traiano”, al fine di trasportare l'acqua del “fiume Acebeda” fino alla città. Questa impressionante opera ingegneristica, in eccellente stato di conservazione, ha inizio vicino al Palacio de la Granja con archi semplici che trasportano l'acqua fino alla cisterna conosciuta con il nome di Caserón. Successivamente, un canale di conci la trasporta fino a una seconda torre e, giunta in Plaza Díaz Sanz, iniziano a formarsi due file monumentali di archi sovrapposti. I 20.400 blocchi di pietra non sono uniti da alcun materiale né cemento e sono retti in perfetto e solido equilibrio di forze. L'altezza massima della costruzione raggiunge, in Plaza del Azoguejo, i 28,10 m e un totale di 167 archi. Davanti all’acquedotto troviamo anche un piccolo monumento con la “lupa”, con la dedicata: “Roma a Segovia en el bimilenario de su acueductu MCMLXXIV". Proseguendo nella visita, possiamo ammirare dall’esterno: la “Iglesia de San Martin”, una chiesa in stile romanico del XII secolo e poco distante il “Càrcel Real” (oggi biblioteca), dove nel 1577 venne imprigionato il drammaturgo “Lope de Vega”. Arriviamo così in “Plaza Mayor”, luogo di ritrovo e sulla quale si affacciano: il “Palacio dell’Ayuntamiento”, la “Iglesia de Sam Miguel” e la “Catedral de Nuestra Señora de la Asunsion y de San Frutos” www.catedralsegovia.es che visitiamo anche al suo interno. La Cattedrale sorge nel punto più alto della città, la cui costruzione iniziò a partire dal 1525, è lunga 105 metri, larga 50 e alta 33. Bellissima la “Sala Capitolare” con arazzi di “Rubens” e poi la “Capilla Mayor” con la statua in argento del XIV secolo della “Virgen de la Paz”. Usciti dalla cattedrale, proseguiamo in direzione dell’”Alcazar” www.alcazardesegovia.com . Il castello fu fondato da “Alfonso X” nel XII secolo, ma fu quasi completamente distrutto da un incendio nel 1862 e della costruzione originale rimangono soltanto le torricine a copertura conica rivestite di ardesia. All’interno troviamo grandi sale con mobili d’epoca e la raccolta di artiglieria. Dalla terrazza di accesso, si gode un bella vista sulla “Iglesia de la vera Cruz” https://www.lugaresconhistoria.com/iglesia-de-la-vera-cruz-segovia e sul “Monasterio de Santa Maria del Parral” https://monjesjeronimos.es/ . La visita di “Segovia” finisce qui e dobbiamo tornare nella parte bassa della città dove ci aspetta in nostro autista. Iniziamo quindi a scendere ed usciamo dalla città dalla “Puerta de San Andrés”. Dopo circa un’ora di viaggio arriviamo al campeggio.

 

11° giorno 5 gennaio 2020 (El Escorial – Cabrera de Mar km 710)

 

La nostra vacanza in terra spagnola volge al termine infatti oggi, inizia il viaggio di rientro verso l’”Italia”. La giornata è bellissima e splende un caldo sole. I chilometri sono parecchi: 690, ma praticamente tutta autostrada. Usciamo dal campeggio alle 7,30 e riprendiamo la M-600 in direzione dell’autostrada AP-6 che diventa ben presto A-6. Giriamo intorno a “Madrid” seguendo la M-40, quindi la R-2 e per finire imbocchiamo la A-2 che diventa AP-2 e passando per “Saragoza” arriviamo alla AP-7 che seguiamo fino ad incrociare la C-58 che diventa B-10 fino sulla costa dove prendiamo la C-31 e quindi la C-32 fino a “Cabrera de Mar” all’area camper che ci aveva ospitato all’andata: ”Area Camper Barcellona Beach” www.areacamperbarcelonabeach.com (GPS= N=41°30’46,00” E=02°24’00,30" m 0 s.l.m.). Durante il viaggio, nella pausa pranzo, alcuni equipaggi avevano espresso il desiderio di uscire tutti insieme per una cena di arrivederci, così appena arrivati all’area camper abbiamo parlato con il proprietario che ci ha indicato un locale, molto vicino, dove poter cenare. Il locale è il: “Caltito Restaurant” Ronda de Catalunya, 42, 08349 Cabrera de Mar caltito.restaurants@caltito.cat , dove siamo riusciti a prenotare. Noi abbiamo soggiornato al medesimo hotel dell’andata: l’Hotel IBIS (GPS= N=41°31’41,30” E=02°26’00,00" m 0 s.l.m.) di “Matarò”. Abbiamo giusto il tempo per una doccia e poi ci troviamo nuovamente all’area camper e tutti insieme, a piedi, andiamo al ristorante. Abbiamo mangiato divinamente e soprattutto bevuto divinamente!

  

12° giorno 6 gennaio 2020 (Cabrera de Mar (E) – Sanremo (I) km 715 – Milano km 278)

 

Anche oggi si parte alle 7,30 e ripercorriamo tutta la strada che avevamo percorso all’andata, con le solite soste per il rifornimento e per il pranzo. Il viaggio procede senza intoppi fi no a Sanremo, dove arriviamo all’area camper che ci aveva già ospitato all’andata alle 17,30. Salutiamo tutti i partecipanti (alcuni si fermano qui per la notte) e noi proseguiamo fino a casa.

 

Anche questo viaggio si è felicemente concluso un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno contribuito alla buona riuscita del viaggio: Donata & Luigino, Renzo, Lia & Alfredo, Gianfranca & Luciano, Gino, Valeria & Luigi con Giulia & Andrea, Giovanna & Fausto, Laura & Lorenzo, Anna & Cosmo, Gabriella & Diego e Laura & Vincenzo.

 

 

Informazioni generali per il viaggio:

 

Paesi attraversati: 3

km totale percorsi da Milano: 3.686;

 

Città visitate in Spagna: Madrid, Toledo, Avila, El Escorial, Siguenza, Segovia;

 

Cambi:

Spagna: è in vigore l’ Euro;

 

Spesa totale benzina € 425,00;

Spesa totale autostrada e pedaggi vari € 270,00;

 

Spagna stessa ora dell’Italia anche quando è in vigore l’ora legale;

 

Documenti per l’espatrio e per il camper:

Per tutti i paesi attraversati: carta d’identità (non rinnovata) o passaporto, patente italiana, libretto del camper e assicurazione con carta verde.

 

 

Guide utilizzate: Spagna Nord e Spagna Sud del Touring Club Italiano www.touringclub.it

 

Carte stradali utilizzate: Francia scala 1:600.000 del Touring Club Italiano www.touringclub.it Spagna e Portogallo scala 1:800.000 del Touring Club Italiano www.touringclub.it

 

Siti utili:

www.spain.info www.spagna.it www.spagnaturismo.com  - www.spagna.info

 

 

 

 

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