Valle d'Aosta - Rifugio Vittorio Emanuele II (m 2.735) e Gran Paradiso (m 4061)

19 luglio 2012

 


Trekking Rifugio Vittorio Emanuele II.pd
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Gran Paradiso (trekking al rifugio Vittorio Emanuele II e tentativo di salita al Gran Paradiso) 19 luglio 2012

 

Siamo arrivati alla 22,30 di mercoledì 19 luglio 2012, al “campeggio Pont Breuil” a “Pont”, in fondo alla “Valsavarenche”, dove pernotteremo. Il campeggio è il più alto d’Europa a quasi 2.000 metri di altezza www.campingpontbreuil.com (GPS N=45°31’20,6” E=07°12’03,5” m 1.960 s.l.m.), aperto dal 1° giugno al 30 settembre.

Il mattino seguente verso le 9,30 ci siamo preparati. Usciti dal campeggio a destra c’e un  un punto informazioni e poco dopo un ponte sul “torrente Seiva”, lo attraversiamo e costeggiamo il torrente per circa 15 minuti, a questo punto inizia la salita, il sentiero, una bella e comoda mulattiera (ex mulattiera reale di caccia in un bosco di larici), sale zizagando e prendiamo quota velocemente. Arrivati su un pianoro il sentiero gira a sinistra e si incomincia a vedere il percorso che sale verso il “rifugio Vittorio Emanuele II”.

La giornata è bellissima, sul sentiero incontriamo parecchia gente sia in salita che in discesa. Molti sono stranieri, soprattutto Francesi e dell’Est Europeo, venuti fin qui per scalare le nostre belle montagne. Poco prima del rifugio troviamo la deviazione per il “rifugio Chabod” (GPS N=45°32’28,5” E=07°14’23,9” m 2.750 s.l.m), che tralasciamo ed arriviamo così al “rifugio Vittorio Emanuele II” (GPS N=45°35’31,92” E=07°12’28,8” m 2.735 s.l.m.),per l’ora di pranzo www.rifugiovittorioemanuele.com . Dal rifugio si gode una ottima vista sul “Charforon” proprio di fronte a noi (m 3.642 s.l.m.) e sul laghetto di origine glaciale proprio sotto il rifugio.

Pranziamo dentro il rifugio e attendiamo i nostri compagni di scalata, la guida Roberto e Gino che arrivano alle 16,00 circa, dopo le presentazioni ci beviamo una birra sulla terrazza del rifugio. Il sole splende alto, speriamo che domani il tempo sia come oggi. Si cena in compagnia e ci raccontiamo le varie esperienze di scalata. Rita non sta bene e va aletto quasi senza cenare.

Alle 4,00 sveglia! Rita purtroppo è stata male tutta notte e quindi non salirà. Colazione e alle 4,30 siamo in marcia con le torce frontali. Il sentiero parte dietro il rifugio e comincia a salire su una pietraia.

Alle 6,30 siamo ai piedi del ghiacciaio. Sul sentiero moltissimi scalatori, infatti il rifugio era al completo. Indossata l’attrezzatura da ghiacciaio iniziamo l’attraversamento del ghiacciaio stesso. Subito c’è una salita notevole in un canale. Passiamo abbastanza velocemente e ci troviamo sul “ghiacciaio del Gran Paradiso”, che sale verso la “schiena di asino”, dove si ricongiungono i due itinerari, quello che arriva dal “rifugio Chabod” e quello che arriva dal “rifugio Vittorio Emanuele II”  .Io sono abbastanza stanco e sto pensando a Rita rimasta al rifugio che non sta bene, per cui decido di non proseguire, sono le 7,30. Roberto e Gino proseguono e arrivano in vetta alle 9,00 circa. Io li aspetto a quota 3.400 m s.l.m., in quanto preferisco non scendere da solo. Alle 10,30 Roberto e Gino mi hanno nuovamente raggiunto e iniziamo quindi la discesa. Il tempo è splendido e sono molto dispiaciuto di non essere arrivato in cima. Siamo al rifugio alle 12,30 e qui con Rita iniziamo la discesa verso “Pont”. Roberto e Gino si fermano per una birra al rifugio. Giunti in campeggio doccia e aspettiamo Roberto e Gino per un brindisi e i saluti.

   

  

Bella escursione su terreno facile fino al “rifugio Vittorio Emanuele II” e possiamo dire fino ai piedi del ghiacciaio (E) Il tratto per la vetta è un itinerario alpinistico PD (poco difficile), comunque con un po’ di allenamento il tutto è realizzabile.

 

 

I dati sotto riportati, comprendono l’andata e il ritorno, quindi il dislivello tiene conto anche degli incrementi in salita su entrambi i tratti.


 

 

 

Informazioni generali per l’escursione:

 

Km percorsi totali: 16,5

Dislivello totale in salita: m 1.490

Km da Pont al rifugio Vittorio Emanuele II: 5,5

Dislivello: m 790

Km dal rifugio Vittorio Emanuele II alla schiena d’asino e ritorno: 5,5

Dislivello: m 700

Km dal rifugio Vittorio Emanuele II a Pont: 5,5

Quota partenza: Pont m 1.960

Quota massima raggiunta: Schiena d’asino sul ghiacciaio del Gran Paradiso m. 3.400

Tempo impiegato con le soste: 12h 30’

Tempo di cammino effettivo: 9h 00’

Difficoltà: E fino all’inizio del ghiacciaio poi alpinistico PD (poco difficile)

 

 

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